domenica 13 febbraio 2011

Un viaggio a Casa di Roccia

In seguito al lavoretto di Darokin gli avventurieri sono tornati a La Soglia, per riposarsi e per preparare ulteriori nuove avventure.
Nel periodo che hanno passato in città Thurin è stato particolarmente poco presente, intento a fare conoscenza e stringere contatti con la comunità di nani locale.
Un bel giorno, però, si è presentato dal gruppo in compagnia di una nano molto vecchio, rispondente al nome di Duncan Jhyrrad.
Il gruppo ha quindi scoperto che il vecchio nano altri non era che lo zio di Thurin che lo stava cercando da quasi duecento anni. Questo perchè la loro roccaforte di provenienza, appunto Jhyrrad, in quel periodo era stata attaccata e distrutta da un drago rosso che vi si era poi insediato. L'unico figlio superstite del capo clan, al tempo un bambino, fuggì mentre suo padre dava la vita cercando di combattere il drago, e sparì per due secoli.

Duncan rivela quindi al gruppo che Thurin è l'erede del clan Jhyrrad e deve tornare alla valle che porta questo nome per sconfiggere il drago e cercare eventuali superstiti del clan.
E pare che dei superstiti ci siano, nascosti chissà dove nella valle, in attesa del ritorno di Thurin.
Duncan fornisce una mappa della valle con le informazioni in suo possesso al momento della fuga.

Tutto ciò fa sì che gli avventurieri partano per un viaggio verso Casa di roccia, per aiutare il loro amico Thurin a recuperare l'onore del suo clan e ad abbattere il malefico drago.


Quando il gruppo arriva alla valle la trova infestata di orchetti, troll e altri mostri. Muovendosi con circospezione e senza attirare l'attenzione, gli avventurieri riescono a trovare le rovine della città superiore, ma l'ingresso alla città inferiore, nel cuore della montagna, è franato e questa risulta inaccessibile.


Siccome la città superiore è infestata di goblinoidi, il gruppo cerca rifugio per la notte nell'unico edificio ancora in piedi, il tempio di Kagyar, l'immortale patrono dei nani.
In questa occasione Duncan rivela di essere un chierico di Kagyar e, grazie al suo simbolo sacro, il gruppo riesce ad entrare nel tempio.
All'interno del tempio, nel sotterraneo i nostri eroi sono costretti ad affrontare quello che rimane del preti morti, chiusisi nel tempio due secoli prima per impedire che gli invasori lo profanassero.
Il gruppo sconfigge una banda di zombi guidata da un necrospettro, lo spirito inquieto del sommo sacerdote nano. Una volta battuto, questo cede la corona del capo clan, la cui custodia non gli permetteva di riposare in pace.
Nel tempio Thurin trova anche i pezzi di un martello magico ed una mappa che indica un passaggio segreto nella montagna per raggiungere un avamposto sui picchi che sovrastano la valle.

Con queste informazioni il gruppo riesce a raggiungere il luogo in cui si nascondono i superstiti del clan, tra cui ci sono il Custode della Fucina del potere, un vecchissimo nano di quasi quattrocento anni che aveva incominciato a forgiare un martello per sconfiggere i draghi che infestavano la valle, finchè non fu interrotto.

Il piano del gruppo, a questo punto, è di penetrare nella città inferiore, dove vive il drago, tramite un passaggio conosciuto dai nani nascosti, raggiungere la Fucina del potere, rimetterla in funzione per terminare il martello e poi affrontare il drago.
Thurin e i suoi amici riescono nel loro intento e, preparandosi a dovere, una volta forgiato il martello, sconfiggono il drago e l'ultimo dei suoi cuccioli, causando la fuga delle tribù di goblinoidi dalla valle.

A questo punto la missione di Thurin è quella di proseguire la sua carriera di avventuriero per poter inviare più ricchezze possibili al suo clan, cosicchè questo possa ricostruire la roccaforte mentre lui cerca di diventare abbastanza importante ed esperto per reclamare la sovranità della valle.
Gli altri componenti del gruppo vengono ufficialmente nominati "amici del clan Jhyrrad" e potranno disporre dell'ospitalità dei nani ogni qualvolta lo ritengano necessario.

Conclusa anche questa sfida il gruppo resta a riposarsi a Jhyrrad per l'inverno, finchè non viene convovato a LaSoglia dal patriarca per un lavoro tramite Fra Cassius che, con un elmo del teletrasporto in possesso del gruppo, egli aveva usato per una gita a casa.
Siccome la convocazione è di una certa urgenza, il gruppo organizza il viaggio grazie agli gnomi aerei di Serraine, la città volante che si sposta nei cieli del mondo conosciuto.

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