lunedì 14 marzo 2016

Fuga disperata

Johnny e Dolbo si trovano ora in una situazione molto delicata, vorrebbero salvare la pelle, ma non vorrebbero abbandonare i compagni ancora vivi, ma incapacitati.
Inoltre serve un modo per poter abbandonare la cittadella e tornare rapidamente a terre meno inospitali della catena montuosa innevata.

Schivando il mostro grazie ai vari oggetti magici di cui dispongono, i due compagni riescono a rientrare nella cupola del pesce argenteo. Esplorandola a fondo trovano un bizzarro oggetto, sembrano delle briglie, ma di strana foggia e, guardandole, sembrano non essere adatte ad un cavallo.
Osservandole attentamente, Johnny ha subito un'intuizione, le afferra e urla a Dolbo di seguirlo attraverso il teletrasporto per tornare alla cittadella.
Qui si lancia sulla statua del grifone, che era stata abbandonata da Nulbo e, nonappena le infila le briglie che, guarda caso, calzano alla perfezione, questo si anima e risponde ai suoi comandi.
A questo punto, uno a cavalli del grifone e l'altro della scopa, i due eroi riescono ad il mostro di ghiaccio senza troppe difficoltà e, agendo in contemporanea, Dolbo lo distrae mentre Johnny fa si che il grifone afferri Heens Hoolt e Nulbo tra gli artigli e si lanci fuori dalla balconata del terzo piano.

Purtroppo questa fuga precipitosa fa si che la maggior parte dell'equipaggiamento dei personaggi privi di sensi debba essere lasciato indietro, ma meglio vivi e poveri che morti ricchi.
L'ormai famoso tridente di Heens Hoolt e la Vecchia Betsie sono le cose più dolorose da abbandonare, ma i moribondi se ne accorgeranno solo quando si sveglieranno a leghe di distanza da questo luogo maledetto.
Il viaggio aereo mette a dura prova il fisico, già molto provato, dell'elfo e dell'halfling, ma per il rotto della cuffia sopravvivono entrambi, anche se dovranno stare a riposo e al caldo per lungo tempo, prima di poter riprendere la strada dell'avventura.

Dopo un faticoso e lungo viaggio, il grifone e la scopa volante giungono in vista di Rocca Diamond e sia il ladro che il chierico possono finalmente tirare un sospiro di sollievo.

La situazione si presenta ormai critica.
Il gruppo ha fallito nella sua missione e le tribù degli aarakocra rischiano l'estinzione
Non avendo sconfitto il gigante delle nuvole, rimane impossibile la riapertura delle rotte commerciali con Casa di Roccia e l'alleanza con i nani rischia di essere compromessa.
Gli alleati del granducato non sono molti e la guerra sta aumentando d'intensità.

Cosà farà il granduca?
Cosa farà Vince Diamond?
Cosà faranno gli avventurieri rimasti?

Lo sapremo solo se la campagna proseguirà in futuro.
Per il momento saluti a tutti, a risentirci

mercoledì 9 marzo 2016

Verso la Cittadella di cristallo

Recuperate le forze, i personaggi si sentono di nuovo pronti a ripartire verso la cittadella di cristallo dove dovrebbe trovarsi il Pesce argenteo volante, il favoloso "veicolo" che permetterà loro di assaltare il castello dei giganti.

Uno dei nani guida il gruppo fino ad una gola nella quale si inerpica un sentiero che conduce all'ingresso di una serie di galleria che, a quanto ne sa la guida, condurrà alla cittadella.

Durante la salita, ormai abbandonato il nano guida, i nostri eroi sono attaccati da strane creature che, una volta avvicinatesi, si rivelano essere delgi orsi gufi polari dotati di possenti ali piumate che consentono loro di librarsi nel cielo.
Dopo un breve ma sanguinoso scontro il gruppo giunge all'ingresso di una caverna dove, però, un'altra creatura blocca l'ingresso. Si tratta di un mostro simile ad un insetto, ma molto grande con strani occhi bulbosi ed una zona della schiena che emana un fortissimo calore: un Remorhaz.

La creatura si rivela un osso duro, ma alla fine gli avventurieri prevalgono, solo per scoprire che il mostro ha un compagno che attende nella tana. Fortunatamente la Zingara, con una brillante intuizione, charma, con un incantesimo, la seconda bestia che reagisce come un animale domestico e si rivela anche utile per aprire, con la sua schiena rovente, un passaggio nel ghiaccio che serve a proseguire lungo i cunicoli.

Superata la tana dei mostri, un nuovo ambiente gelido e ghiacciato si rivela ancora più pericoloso perchè peino di strani vermi bianche e pelosi, lunghi più di un metro si avventano famelicamente sul gruppo, subito dopo raggiunti dalla "madre", un titanico verme lungo più di quindici metri che cerca di inghiottire i personaggi.
Con gran fatica i personaggi riescono a sconfiggere la "famiglia di vermi", dopodichè decidono di fermarsi a riposare negli stretti cunicoli laterali della caverna. Vengono purtroppo svegliati da quello che sembra un terremoto quando un altro verme gigante piomba sul gruppo e, anche se ucciso, riesce a inghiottire Ultimate Warrior, esperienza che si rivela fatale per il possente guerriero.

Nella tristezza generale, Ultimate viene seppellito nel ghiacco con il suo equipaggiamento (quasi tutto), nella speranza che il gelo conservi il corpo e che si possa tentare una resurrezione conclusa l'avventura.

Usciti dai tunnel, i personaggi si trovano di fronte un grande lago ghiacciato coperto da una fitta nebbia dalla quale spunta, in lontananza, un pinnacolo di ghiaccio, la meta della ricerca.

La traversata del lago si rivela molto lenta, ma le precauzioniprese non sono superflue e il gruppo giunge finalmente sulle rive di un'isoletta coperta dai resti di un insediamento ormai in rovina. Al centro di questo si innalza la cittadella.

Poco dopo aver risalito la riva, gli avventurieri vengono assaliti da un gruppo di giganti che, però, sono facilmente messi in fuga.
Subito dopo Johnny Stiletto, aggirandosi invisibile, trova le rovine di un edificio in cui si nascondono degli gnomi impauriti. Rivelandosi a loro, il ladro riceve prontamente un'offerta di aiuto ed il gruppo si accampa con gli gnomi.
Nell'accampamento di questi si trova una vecchia fontana ormai fuori uso, sul cui bordo, però, ci sono dei bassorilievi che svelano come accedere alla cittadella di cristallo.

Mentre si riposano, gli avventurieri abbassano leggermente la guardia, credendo di essere al sicuro e vengono improvvisamente attaccati dagli gnomi e da un paio di giganti.
Il combattimento è disperato, e solo la protezza di spirito e la fortuna di Johnny Stiletto e di Nulbo salvano la pelle dei loro compagni.
Dopo aver a malapena ripreso fiato, i personaggi decidono di entrare nella cittadella. Avendo trovato una chiave e sapendo che la cittadella è circondata da macerie e vapori nocivi, il cordo distruttore di Ultimate viene messo a buon uso per sgombrare la base dell'edificio ed accedere alla porta tramite uan chiave magica trovata presso gli gnomi.

L'esplorazione della cittadella rivela meraviglie magiche di diverso tipo, ma anche che ormai questa è abbandonata da moltissimi anni.
Alcuni indizi rivelano che bisogna trovare una cupola magica sotto la quale è custodito il pesce argenteo volante.
In una stanza i cugini Fumaerba si impossessano della statua di un grifone di cristallo. Sul piedestallo di questa vi sono delle rune che sembrano essere dei comandi, con una di esse la statua rimpicciolisce fino a poter essere messa in una borsa, ma alcuni dei comandi sembrano non avere effetto.

Proseguendo fino alla sommità della torre, gli eroi giungono ad una stanza dal pavimento di ghiaccio al centro della quale si trova una colonna di un materiale cristallino che emette una luce intermittente.
Quando Heens Hoolt prova a toccare la colonna, un mostro di ghiaccio ne esce e comincia subito ad arraccare l'elfo con effeti decisamente poco piacevoli.


Il gruppo cerca di attaccare e danneggiare il mostro con tutti i mezzi a disposizione, mentre Dolbo e Johnny, provando a toccare al colonna vengono trasportati sotto una cupola che sembra essere ricoperta di fango e al centro della quale si trova, in effetti, il magico pesce argenteo.
Purtroppo, però, il mostro di ghiaccio dall'altra parte fa una strage degli altri membri del gruppo e al ritorno dei due esploratori la situazione è disperata:
Nulbo e Heens Hoolt giacciono a terra in fin di vita, per Lorenzo Lupo e per la Zingara invece, pare non ci sia più niente da fare, ed i due superstiti sono di fronte ad una situazione a dir poco disperata.