lunedì 17 dicembre 2012

Alla locanda di Doi no Fugu

L'arrivo alla locanda è un grande sollievo per i membri del gruppo.
Per precauzione a Zingara si rifugia sul tetto rimanendo invisibile, mentre gli altri, suonata una campanella all'ingresso, vengono accolti nel migliore dei modi dai membri della famiglia che gestisce la locanda.
Sistemati i cavalli, agli avventurieri vengono oferti un tè e un bagno caldo che, seppur con un po' di diffidenza, si rivela ristoratore e ben gradito.
Dopo il bagno, i viaggiatori si riposano per un po' mentre la cena viene preparta. La zingara viene fatta entrare da una finestra dagli altri e può quindi riposare anche lei.

Dopo un paio d'ore, un sontuoso banchetto viene preparato per la cena. La Zingara torna sul tetto invisibile, con la cassetta contente le spade, anche se il tempo sta peggiorando e nere nubi temporalesche si avvicinano minacciose.
Durante la cena incomincia il temporale e, mentre delle geishe suonano e servono ottimi piatti ai viandanti, la Zingara inizia a pentirsi della sua posizione, ma la precauzione non è mai troppa.

Circa a metà della cena giunge un monaco vagabondo che si unisce al pasto. Egli discorre amabilmente con gli altri viaggiatori e da anche loro delle indicazioni ricevute in un sogno, su non ben definiti pericoli che li attendono lungo la strada. Egli prega inoltre gli avventurieri di cercare di evitare degli scontri, dice di voler salvare le loro vite avvisandoli, ma non al prezzo di altre vite.

A circa metà della cena, quando il temporale infuria fuori, una delle cameriere che regge un vassoio, cade entrando nella stanza e rovescia delle strane sfere sul tavolo.
Con sgomento dei personaggi, queste sfere hanno una miccia che sta ormai per consumarsi. Un'esplosione e tutta la stanza si riempie di fumo che fa bruciare gli occhi e impedisce di vedere.
Nel parapiglia generale, le cameriere, che sono in realtà dei ninja, attaccano, ed il monaco, in realtà nn mago, si unisce a loro.

La situazione si fa immediatamente complicata, Ultimate cade a terra dopo che il mago lancia una nube mortale, e il resto del gruppo si trova diviso, chi corre nella stanza per controllare l'equipaggiamento dove trova altri 2 ninja, chi, come Daltanius, rimane nella sala da pranzo, sprovvisto di armi a cercare di cavarsela come meglio può.

La Zingara, sul tetto, intravede delle forme che si avvicinano silenziose nella notte, altri ninja, la situazione si fa seria.
Fortunatamente, il garzone che si occupava dei cavalli e un samurai in armatura comopleta, giungono attirati dal rumore e si uniscono al gruppo nel combattimento.
Il tutto prosegue finchè, messo alle strette, il mago lancia una palla di fuoco che danneggia anche lui stesso, ma mette KO Daltanius ed il garzone.
A questo putno quello che sembrava il comandate dei ninja si avventa sul mago e in breve lo finisce.
Uccisi anche gli altri ninja il bilancio del combattimento è drammatico.
Daltanius ed Ultimate Warrior sono morti, così come il garzone sul cui corpo piange disperato quello che sembrava il capo dei ninja.
Interrogando quest'ultimo il gruppo scopre che egli era, da ragazzo, un altro figlio del proprietario della locanda, unitosi poi ad una famiglia di ninja per cercare avvetnura e fortuna. E' stato assegnato dai suoi capi a questa missione, per conto della famiglia Korimori perchè conosce perfettamente la locanda. Il ragazzo che giace ai suoi piedi era suo fratello minore ed è quindi distrutto dai sensi di colpa.

Dopo poco giungono i rappresentanti dei Michimori, che rimangono sconvolti dal fatto che i loro avversari abbiano ignorato la neutralità della locanda contravvenendo ad un'antica tradizione.
Grazie alla scatola della Farfalla bianca, Ultimate viene resuscitato, ma quando questa viene provata su Daltanius non funziona più, probabilmente aveva delle cariche che sono esaurite.

Accordandosi con la famiglia Michimori, il gruppo ottiene, in cambio di quasi tutto quello che ha trovato, incluse le proprietà dei ninja, una resurrezione per Daltanius ed un paio di incantesimi per supplire alla mancanza di uova di quaglia magiche necessarie per il prossimo viaggio.

lunedì 3 dicembre 2012

Sulla strada di Doi no Fugu

Dopo una ristoratrice notte di riposo, il gruppo si sveglia e trova un figuro vestito di nero, chiaramente un ninja, che discute amabilmente con Sei.
Questo si presenta come Sasuke, un Ninja della famiglia Michimori inviato per comunicare con gli avventurieri.
Sasuke ha con se una cassa per trasportare le spade e propone al gruppo di legarla al cavallo del defunto Mikail per il trasporto. Egli avverte il gruppo che deve recarsi al tempio del sole, passando dalla taverna Doi no Fugu che costituisce l'unica zona neutrale della provincia dove i seguaci della famiglia Korimori, che stanno cercando gli avventurieri, non oseranno attaccare.

La Zingara si offre di volare lungo la strada davanti al gruppo indossando l'anello dell'invisibilità di Johnny Stiletto per avvistare eventuali pericoli prima del gruppo.
Il viaggio dura tutta la giornata e si svolge rapidamente, interrotto solo da un paio di incontri con dei banditi che il gruppo paga per non dover perdere tempo, ed alcune pattuglie dei Korimori.
Il primo incontro viene evitato grazie alla Zingara che scorge in lontananza una pattuglia di cavalieri con le insegne dei nemici. Grazie all'avvertimento della maga, il gruppo si nasconde e lascia procedere la pattuglia.

 Ad un certo punto gli avventurieri decidono di fermarsi a riposare, il lungo volare della Zingara l'ha resa esausta e questa deve riposare. Durante il riposo, però, la pattuglia di cavalleria prima evitata riesce ad accerchiare gli avventurieri ed a tendere un'imboscata.
L'unico danno arrecato da questo attacco, pirma della futa dei nemici è, in realtà, l'uccisione di diversi cavalli, cosa che però può risultare catastrofica perchè rallenta parecchio il gruppo che potrebbe non riuscire a giungere a destinazione prima di sera.

Gli avventurieri decidono, a questo punto, di riprendere il cammino a piedi, mentre i due cavalli rimasti vengono utilizzati per fare da esporatori in avanscoperta, mentre la Zingara, ormai stanca dopo parecchie ore di volo, prosegue a piedi con il resto del gruppo.
Dopo poco un cavaliere solitario e ferito, con le insegne della famiglia Michimori, si presenta come un messaggero mandato da un contingente che cerca di raggiungere il gruppo per scortarlo fino alla locanda. Questi ha un piccione viaggiatore con il quale invierà un messaggio al suo comando con la posizione del gruppo. Il piccione è, però, ferito e Daltanius deve utilizzare i suoi poteri magici per curarlo.
Rianimati dalla notizia che i rinforzi stanno arrivanto, gli avventurieri ripartono alla volta della loro destinazione, finchè, in vista della locanda, la Zingara riprende il volo per una rapida perlustrazione. Questa si rivela una saggia decisione, un folto contingente dei Korimori è appostato nei pressi della locanda per un'imboscata, e la pattuglia di cavalieri incontrati in precedenza sta per sorprendere il gruppo alle spalle.
Come ultimo tentativo, la Zingara si alza di nuovo in volo e, preso il contingente principale alle spalle, mentre si dispiega per bloccare la strada al gruppo, apre un carco tra le truppe a colpi di palle di fuoro, in modo che i suoi compagni possano forzare il blocco e raggiungere la salvezza della taverna.
Nello stesso momento, il contingente dei Michimori, giunge ed ingaggia i nemici, impedendo che inseguano gli avventurieri che possono raggiungere la loro destinazione.