venerdì 30 settembre 2011

Tra le macerie di Cato Neimoidia

Dopo alcuni giorni di viaggio iperspaziale stiamo scendendo verso lo spazioporto di Tarra, capitale di Cato Neimoidia. Il paesaggio è davvero impressionate: quest'enrome città sembra sospesa tra due enormi massicci di roccia. Il pianeta doveva essere decisamente affascinante prima delle Guerre dei Cloni. Ma ora la maggior parte dei palazzi sono in rovina o con evidenti danni strutturali, le strade semivuote e si sente un'atmosfera di sconforto e rassegnazione. Cato Neimoida deve aver pagato caro i loschi giochi di potere della Federazione di Mercanti.L'addetto allo spazioporto si avvicina a Sirona O'keefe; "Nessun problema, solo qualche domanda di rito" ci rassicura lei prima di dedicarsi alle domande del burocrate. Concluso il suo compito di registrazione il neimoidiano ci da cortese il benvenuto su Tarra. "Dove possiamo trovare un luogo frequentato per bere qualcosa? I viaggi iperspaziali mettono sete" chiede ammicante Eddie.
Le sue indicazioni ci portano a pochi isolati di distanza alla Federation's Folly, nome che evoca i sentimenti degli abitanti della città. La Cantina è poco frequentata: mezza dozzina di avventori siedono sparsi fra i tavoli, in fondo c'è il bacone dietro il quale il proprietario di nome Kret sistema alcune stoviglie. In un angolo del locale sopra un piccolo palco un droide cerca di allietare gli avventori con delle note musicali, ma ha di sicuro ha qualcosa che non va, perchè a tratti escono suoni gracchianti e fastidiosi, mentre le pause sono lunghe e immotivate. Decisamente un posto poco allegro.
Eddie inizia a fare due chiacchere con gli avventori, mentre noi ci sediamo al bancone, salutando con un cenno Kret. "Cosa posso offrirvi?" chiede un po' brusco. Prendiamo qualcosa di leggero da bere e nel frattempo iniziamo a fare qualche domanda "Se cercassimo qualche lavoretto, anche poco legale insomma, c'è qualcuno a cui potremmo rivolgerci in questo posto?" chiede Tzek. Ma Kret non si scuce, dice di non sapere niente e di voler solo andar via da questo pianeta desolante. Nulbo capisce su cosa puntare: "Per qualche informazione ti metto a posto il droide." "Prova pure, dubito che ce la farai" risponde l'oste. La luce della sfida rende ancora più gustoso per il sullustiano mettere le mani sul droide. Dopo qualche minuto di lavoro il droide musicale emette suoni puliti e con un ritmo decisamente più accattivante. "Bravo Nulbo!" si congratula Kermit con una pacca sulla spalla e un piccolo grugnito. "E va bene!" alla fine concilia Kret "dovete parlare con Shass. E' una mercante neimoidiana, poco lontano da qui. Lei saprà indirizzarvi bene". Ringraziamo, paghiamo e usciamo dal locale.
Ci incamminiamo verso l'interno di Tarra. Le strade sono devastate e spesso s'incontrano grandi buchi che lasciano intravedere l'abisso sottostante, la luce è soffusa e l'atmosfera decisamente decadente. Dopo qualche minuto, in un vicolo secondario, i miei sensi mi dicono che qualcosa non va. Dopo pochi passi infatti ci circondano rapidamente sei individui su delle swoop bike. Sui fianchi una vistosa scritta colorata li identifica come Vipers, di sicuro una gang di saccheggiatori.
"Non avete pagato la tassa di passaggio su Cato Neimoidia! Sono 1000 crediti!" esclama decisa la donna a capo del gruppetto. Pronto Eddie fa ricorso alla sua dialettica "Veramente non c'è bisogno, insomma ci hai visto, non vorremmo creare pro..." al suono delle lame sfoderate lo blocco e cerco di far ricorso ai miei poteri mentali "Noi non pagheremo, tu ci lascerai andare!" le dico guardandola fissa negli occhi. La donna inizia a ripetere: "Voi...voi...voi non..." ma resiste! "Voi non uscirete vivi di qui!". Nulbo e Tzek sono i più rapidi ad accorgersi dell'attacco e con due colpi precisi colpiscono la bike e di striscio il braccio della donna, che è ancora un po' frastornata a causa del mio tentativo mentale. Gli altri pirati però iniziano a far sfrecciare gli swoop, passandoci a gran velocità e colpendoci in movimento. Il capo, colpito e frastornato, si allontana a gran velocità deallo scontro.
La luce verde della mia spada laser illumina la scena. Dobbiamo fare attenzione a dove ci muoviamo ed evitare le enormi voragini senza fondo nel terreno e contemporaneamente tenere d'occhio i rapidi movimenti degli swoop. Infatti non riesco a parare l'improvviso colpo di vibrolama che mi ferisce il braccio. Nulbo, Tzek ed Eddie fanno difficoltà a colpire a distanza gli swoop che sfrecciano veloci, ma Kermit è un soldato addestrato e sa come muoversi e colpire. Mettendosi in traiettoria dei pirati ne colpisce due con la sua possente vibro ascia. Le bike perdono traiettoria e si schiantano a qualche decina di metri da noi con un'esplosione. L'azione e la presenza di Kermit ci mette morale. Il movimento d'aria che genero con la Forza fa perdere la traiettoria ad un pirata che finisce in una voragine con il suo swoop. Tzek , Nulbo ed Eddie muovendosi di continuo ad evitare le traiettorie, fanno fuoco con i loro blaster abbattendo altri due pirati. L'ultimo pirata sta sfrecciando veloce verso Nulbo con la lama pronta a colpire, ma con un forte ruggito Kermit si mette in mezzo e con un colpo orizzontale taglia di netto al collo la testa del pirata. La bike e il resto schizzano in aria fuori controllo e si schiantano alla sua destra. "Meno male che Kermit c'è!" mi sussurra Eddie con un occhiolino.

martedì 27 settembre 2011

Episodio II - Uno squallido alveare



Sono ormai due settimane che siamo sulla fregata Rinascita, nave della flotta Alderaniana che naviga in un settore esterno della galassia, lontano dall'occhio imperiale. Anche se Nulbo ed Eddie tra droidi o computer, relax e addestramento sembrano piuttosto rilassati, Tzek e Kermit iniziano a mostrare segni di impazienza. Posso capirli, anche io vorrei capire cos'ha significato la liberazione per nostra mano dell'ammiraglio Varth.
Un mattino veniamo convocati per un briefing con l'Ammiraglio Varth nella sala conferenze dell'astronave. Quando entro nella sala bianca e spoglia, sulle poche panche ci sono già quasi tutti i miei compagni, manca solo Eddie. Saluto con un cenno l'Ammiraglio, vestito in divisa alderaniana e prendo posto. La canaglia infine arriva, e Varth si schiarisce la voce e inizia a parlare. "Siete stati convocati per l'assegnazione di un nuovo incarico. E' un compito speciale e adatto a voi." L'Ammiraglio sembra ringiovanito, ha preso possesso del suo ruolo naturale e esegue il suo compito con un atteggiamento formale e militare, dimostrando di essersi completamente ripreso dal duro periodo di prigionia. "Vi devo parlare a proposito del Sarlacc Project". In poche ma chiare parole Varth ci racconta di essere stato coinvolto in questo progetto durante il suo servizio nell'armata imperiale. Ma era solo un tramite nell'enorme trasferimento di risorse e crediti che questo progetto prevede. "So che la Marina Imperiale nasconde tutto questo al Senato, facendo passare tutte le risorse e soldi attraverso secondi e terzi intermediari, in genere criminali e contrabbandieri. Dobbiamo capire in cosa consiste questo progetto, che so per certo ha rovinato e rovinerà molte vite nell'intera galassia; avremo così in mano dettagli che ci permetteranno di sferrare un colpo molto forte all'Impero!".
Un piccolo droide astromeccanico al cenno dell'Ammiraglio si fa avanti e proietta nella semioscurità l'immagine bluastra di un Hutt. "Questo è Darga the Hutt, un Signore del crimine di Cato Neimoidia. Il mio compito era trasferire soldi a lui e ottenere in cambio risorse di cui non conosco l'entità. E' il nostro punto di partenza. Viaggerete su Cato Neimoidia e dovrete scoprire il più possibile su queste operazioni, in particolare la merce di scambio cosa è in realtà."
Tutti non vediamo l'ora di entrare in azione e abbandonare la vita sulla nave che incomincia ad essere un po' monotona. Eddie si informa sul compenso ed è molto soddisfatto anche dell'anticipo.
"Che tipo di pianeta è Cato Neimoidia?" chiedo. L'ologramma del pianeta sostituisce quello dell'Hutt. L'Ammiraglio dipinge il pianeta come ricco di foreste e monti rocciosi, sui quali sorgono enormi città con settori collegati da enormi ponti. Anche Nulbo anniusce perchè in passato ha avuto un piccolo soggiorno sul pianeta. "Tarra è la capitale ed è li che vi recherete. Era la sede della Federazione dei Mercanti e una città molto elegante, ma la Guerra dei Cloni ha lasciato in rovina gran parte della città. Troverete molte macerie e poco controllo."
Ci congediamo dall'Ammiraglio e ognuno raggiunge la propria cabina per prepararsi. La Banshee ci attende nell'hangar centrale.

lunedì 26 settembre 2011

Epilogo Episodio I


La Banshee sfreccia nell'iperspazio.
Abbiamo tutti tempo per riposare e fare mente locale degli utlimi avvenimenti. Fino a qualche giorno fa eravamo degli sconosciuti giunti per caso sulla stazione di Sel-Zonn, ora siamo in ballo in uno scenario più vasto che ancora non comprendiamo appieno ed abbiamo appena giocato un brutto tiro all'Impero.
Sirona O'keefe, l'indomita comandante della nave, ci convoca per una piccola riunione. L'ammiraglio Varth è con noi, libero e visibilmente sollevato. I miei sensi Jedi mi dicono che sta ritrovando la forza e il carisma da leader che un tempo esercitava nelle Guerre dei Cloni.
"Ci dirigiamo verso la nave Rinascita" ci informa Sirona "sarà la nave base per l'Ammiraglio e tutti potremo riprendere le forze. Il capitano Verana ci sta aspettando."
La Fregata Nebulon di classe B ci si para davanti all'uscita dall'iperspazio.
Il capitano Verana e due sottoufficiali ci accolgono al pontile d'attracco. Con un inchino molto militare ci si fa incontro: "Benvenuti sulla Rinascita. Il Senatore è molto compiaciuto che la vostra missione abbia avuto successo. Questa nave è un centro operativo importante ed è qui che l'Ammiraglio Varth potrà fornire l'aiuto di cui è capace per la nostra causa." I due sottoufficiali accompagnano Varth verso i suoi alloggi.
"Abbiamo preparato della cabine anche per voi. Potrete usufruire dei droidi medici e delle sale addestramento se desiderate." Si congeda con un altro inchino.
Raggiungiamo i nostri alloggi e nei giorni seguenti possiamo riposare e ripensare agli avvenimenti recenti.

Eddie sfoggia il nuovo fluente mantello promessogli da Organa e gira per la nave in cerca di passatempi e curiostà. Il successo della missione lo ha reso molto baldanzoso: d'altra parte non sono molti quelli che si possono vantare di aver fatto irruzione in una base imperiale!

Nulbo, tra una partita di Dejarik e l'altra, da una mano alla manutenzione droidi della nave. Spesso passa negli hangar ad ammirare le navi attraccate. Il sullustiano è tornato dalla missione carico di energia, sicuramente cambiato.

Tzek rimane un po' schivo e si allena molto con la sua carabina nella sala poligono. Le sue abilità balistiche sembrano molto migliorate dall'inizio delle nostre avventure e credo che questo sia un bene per tutto il gruppo.

Kermit passa la maggior parte del tempo nella Sala addestramento. E' indubbio che il poco loquace Trandoshano sia un valido compagno per tutti noi, ma vedere la potenza dei suoi fendenti mi rende decisamente contento di essere suo alleato e non suo nemico!

Quando posso anche io faccio compagnia a Kermit per allenarmi. Ma i recenti avvenimenti hanno avuto un duplice effetto su di me. La mia ferita cronica ha ripreso a dolermi a causa dei duri scontri che abbiamo sostenuto; ma d'altra parte essere uscito dal mio isolamento su Ryloth ha riaffinato il mio legame con la Forza. Meditando ed allenandomi riesco a padroneggiare meglio gli insegnamenti che ho ricevuto e ritrovo capacità che pensavo di aver perso; dopo molto tempo sento la Forza scorrere più salda, anche tra me e i miei compagni.

giovedì 22 settembre 2011

Evasione

"Sentite qua!" ci blocca Eddie.

//DECRIPTANDO... CODICE DI SICUREZZA CONFERMATO
//DAL CENTRO COMUNICAZIONI CITTADELLA PRAKITH VIA NODO HOLONET 6673-ALPHA
//DAL NODO 6673-ALPHA VIA STAR DESTROYER ASSIDUOUS

SEGUE MESSAGGIO PRIORITA' 1:

Preparare l'ex-Ammiraglio Gilder Varth per i
l trasferimento alla Cittadella. L'Inquisitore arriverà nell'arco di un ciclo giorno/notte feluciano per prendere custodia del prigioniero. Il vostro personale sanitario è già stato istruito affinchè Varth sia completamente riposato e al massimo delle forze.
Le droghe da interrogatorio dovranno essere somministrate a Varth solo dopo la
notifica dell'arrivo dell'Inquisitore su Felucia. Varth verrà trasferito via shuttle alla Assiduous prima che l'Inquisitore Draco ne prenda la custodia. La finestra accettabile di tempo tra la somministrazione delle droghe da interrogatorio e il trasferimento sulla navetta personale dell'inquisitore è tra i 27 e i 54 minuti.

//FINE TRASMISSIONE


"Merda, abbiamo poco tempo!" esclama Nulbo, dando voce al pensiero di tutti noi.
Decidiamo immediatamente di irrompere nella prigione e liberare l'Ammiraglio. "Starò qui a garantirvi l'accesso e monitorare eventuali movimenti." dice Eddie, sulla sedia della Sala Comunicazioni. "Do un'occhiata al Magazzino!" dice invece Tzek dirigendosi verso il locale.
Guido il gruppo fino alla porta del complesso detentivo e al comlink dico ad Eddie che può aprirci le porte. La canaglia è talmente rapida a farlo che quando la porta si apre io ho ancora in mano il comunicatore e rimango sorpreso dall'assalto di due droidi di guardia che mi colpiscono con i loro manganelli stordenti! Nulbo Bees e Kermit invece sono pronti all'offensiva. Il grosso trandoshano si porta addosso a uno dei droidi. Dietro i due ammassi metallici due soldati aprono il fuoco con i loro blaster. Riprendendomi dallo stordimento dei colpi infertimi dai droidi, colpisco il più vicino con la spada laser; ci raggiunge anche Tzek e sotto le blasterate delle due carabine del Quarren e di Nulbo e i potenti colpi di vibroascia del Trandoshano abbiamo ragione dei droidi e delle guardie.
Eddie accorre e in un baleno si colloca al terminale della prigione e disattiva il campo di forza detentivo. Nella prigione non c'è solo l'Ammiraglio Varth, ma anche altri due umani. Sono ex combattenti della repubblica che hanno disertato le forze imperiali, ma al momento sembrano molto gravi, seppur coscienti. Nell'angolo opposto due feluciani giacciono a terra privi di sensi. Mentre Eddie e gli altri preparano la fuga, mi avvicino ai nativi, ma capisco che la loro situazione è grave. "Vale la pena provare a portarli fuori di qua. Io e Kermit con il vostro aiuto" dico indicando i due uomini "li trascineremo fuori." Tzek si offre per scortare da vicino l'Ammiraglio, mentre Eddie aprirà la strada. "Vado a innescare le cariche e vi raggiungo" dice con una gaudente luce negli occhi Nulbo, schizzando fuori.
Ma appena usciamo dalla prigione, l'allarme d'evasione inizia a suonare per tutta la base. "In un attimo avremo tutti si soldati rimasti addosso!" ringhia Kermit. "Via presto! Alla grata!" esclama Eddie. Ma mentre imbocchiamo il corridoio le porte della vicina infermeria si aprono e un feluciano orribilmente sfigurato si fa incontro. Eddie è il primo a scorgerlo e a capire che non ha più nulla di quello che era prima, ma è solo un prodotto di sadici esperimenti farmacologici. Per questo apre il fuoco. Io e Kermit lasciamo i feriti e ci prepariamo a combattere. Il feluciano si avventa su Eddie assestandogli un duro colpo; nello stesso tempo un altro feluciano abominevole e un piccolo droide medico escono dall'infermeria, seguiti dallo scienziato della base con in mano un blaster. Eddie e Kermit ingaggiano un duro duello corpo a corpo con i due abomini. Un cilindro di metallo lanciato dal droide mi colpisce in testa, allora con un fendente riduco il piccolo drodie in frammenti metallici fumanti e colpisco lo scienziato. Alla fine i miei due compagni neutralizzano i due nemici, proprio mentre Nulbo arriva di corsa "Ho piazzato i detonatori, abbiamo 15 minuti!". "Allora ho una brutta notizia", ci spaventa Tzek apparendo alle nostre spalle dal corridoio "La via di fuga è bloccata! Hanno ucciso la nostra guida e là fuori pullula di assaltatori e c'è anche un camminatore!".
Chiudo gli occhi e cerco di non farmi prendere dal panico, richiamando alla mente gli insegnamenti Jedi. Proprio in quel momento il comlink di Eddie sfrigola e la voce di Sirona arriva a darci speranza "La Banshee è in volo! Serve una mano?". "La piattaforma d'atterraggio sul tetto! Dagli le coordinate!!!" sibila con agitazione Nulbo a Eddie. Ricevute le coordinate Sirona con una risata chiude la comunicazione "Ci vediamo fra 5 minuti!".
Senza perdere tempo saliamo sul primo turboascensore. Ma nella sala comando ci stanno aspettando. Non appena si apre il turboascensore un assaltatore apre il fuoco a raffica su di noi. Riesco a deviare i colpi più vicini, ma i miei compagni e i prigionieri rimangono colpiti: per i due uomini e i feluciani non c'è più nulla da fare, anche Varth è gravemente ferito e si regge a stento in piedi! Ricaccio la rabbia che sta per esplodere e ricercò la lucidità degna di un Jedi, per saltar fuori dell'asscensore dietro i miei compagni. Kermit carica sulla sinistra un assaltatore e lo lascia morto al suolo. Lo seguo e schianto a terra con la Forza un altro feluciano abominevole esperimento di laboratorio e un assaltatore che accorrono. Il soldato non si rialzerà. Un ufficiale coperto nell'angolo da voce al suo blaster, ma devio con facilità il suo colpo. Alle mie spalle sento i blaster di Nublo, Tzek ed Eddie rispondere al fuoco. Altri due assaltatori li tengono impegnati, ma uno è raggiunto al volto da un preciso colpo della Vecchia Betsee.
Un abominio sbuca da dietro il turbo ascensore e con un colpo secco stende Tzek. "Devo andare in loro aiuto!" penso e con un'occhiata Kermit sembra darmi ragione e si occupa lui dell'altro abominio rialzatosi in piedi. Deviando i colpi degli assaltatori mi butto a difendere il corpo privo di sensi di Tzek, ingaggiando l'abominio. Eddie, intimando all'Ammiraglio Varth di star rintanato nell'ascensore, risponde al fuoco. Anche Nulbo è colpito duro da un colpo di blaster. Il corpo a copro con il feluciano è impegnativo: sembra che gli esperimenti abbiano potenziato la loro già naturale agilità e la loro forza! Sento che sto perdendo energie, mentre il mio nemico instancabile continua a cercare di colpirmi, ma con un urlo furioso Kermit corre dall'altro lato della sala e mena un violento fendente con la sua vibroascia e lo uccide. "Dobbiamo andare! Qui sta per esplodere!" sbraita Eddie. Nulbo non è ferito gravemente e richiamandomi alla Forza riesco a rinfondergli energie; poi carico in spalla Tzek. Kermit ha facilmente ragione dell'ufficiale rimasto.
Improvvisamente sentiamo il rombo di motori sopra la nostra testa. La canaglia attiva la pedana per raggiungere il tetto e ci saliamo tutti sopra. A pochi metri da noi c'è il portellone aperto della Banshee con i motori che rombano e colpi di blaster che sfrecciano a filo.
Siamo dentro! Sirona solleva in un baleno la nave che, con i colpi del camminatore imperiale che sibilano ai lati, sfreccia nell'atmosfera, proprio nel momento in cui la base imperiale esplode in un roboante bagliore arancione!
Dalla cabina Nulbo guarda la scena con un contento luccichio negli occhi.

mercoledì 7 settembre 2011

Incursione nella base imperiale

Passiamo una nuova notte all'accampamento. Il mattino seguente il capo sciamano feluciano ci mette a disposizione una guida e partiamo in direzione della base imperiale. "Ricordatevi gli esplosivi. Se volete produrre l'effetto maggiore dovrete piazzarli nella sala comunicazioni, così avranno un bel grosso problema!" ci ricorda Mandrake mentre partiamo.
Il cammino nell'ostile territorio del pianeta è piacevole grazie all'abilità della guida che ci fa evitare ogni possibile pericolo.
Dopo 3 ore di cammino la psichedelica vegetazione feluciana inizia a diradarsi e ci avviciniamo ad una radura. La guida con alcuni gesti ci indica di proseguire nascosti, abbassandoci il più possibile e con un dito indica la nostra meta. Davanti a noi scorgiamo la base imperiale: due assaltatori piantonano una porta e sul lato sinistro scorgiamo una postazione a vetrata con un Blaster a ripetizione E-Web. "Quello dovremmo evitarlo" dice Kermit "non riusciremo mai a entrare da davanti se ci sparano addosso con quel cannone." Sul tetto nel lato destro ci sono antenne che fanno suppore la sala comunicazioni si trovi in quella zona della base; una piccola torre di controllo con una grossa vetretata svetta al centro della struttura. La guida richiama la nostra attenzione e ci indica di seguirla lungo il lato sinistro della base.
Aggirando da lontano e sempre bassi, ci conduce nell'angolo posteriore e ci indica una grata. "E' una presa d'aria! E' già stata manomessa, probabilmente sono stati gli stessi feluciani." ci spiega Eddie. Quello sembra un buon modo per entrare e anche i miei sensi Jedi lo confermano.
Kermit con due rapidi colpi tira via la grata e ci infiliamo nel piccolo condotto che dopo pochi metri sbuca dentro la base, in un corridoio posteriore. Siamo dentro!Il corridoio continua in due direzioni, una delle quali porta presumibilmente verso il centro della base. Cercando di non far rumore mi avvicino al fondo del corridoio, dove questo gira ad angolo retto. Butto un occhio dietro l'angolo e subito scorgo in fondo un assaltatore, che per fortuna non mi vede. Sta piantonando una sorta di atrio in cui si dipartono diversi passaggi e al centro 4 grandi turboascensori. "Forse le prigioni sono sotterranee" penso. Eddie è impegnato a controllare l'altro lato del corridoio e ci sussurra che provengono alcune voci.
Faccio cenno agli altri di venire verso di me. A metà corriodio però Kermit perde la lama della baionetta che dalla fondina mal sistemata cade a terra, producendo un sordo rumore metallico. Rimaniamo paralizzati. "Ehi vieni qui" sentiamo la voce della guardia. "Ho sentito un rumore, vado a controllare!" e i passi si avvicinano nella nostra direzione. Faccio cenno ai miei amici di star pronti a sparare, ma che aspettino il mio segnale. Appena la sentinella gira l'angolo non fa in tempo ad essere sorpresa dalla nostra presenza. Muovo lentamente una mano davanti al suo casco: "Tu non hai trovato niente. Vai subito a riferirlo ai tuoi superiori." L'imperiale ripete con voce atona "Io non ho trovato niente. Devo riferirlo ai miei superiori." e come se non esistessimo si gira su se stesso e inizia a camminare in direzione opposta.
Lo seguiamo. Passando nel salone vediamo che si dirige nella parte della stazione dove dovrebbe esserci la sala comunicazioni. Non appena la guardia apre la porta ed entra, Kermit, Tzek e Nulbo decidono di irrompere nella sala. Kermit si lancia addosso ad un operatore saduto al computer di fronte alla porta d'ingresso abbattendolo sul colpo. Tzek e Nulbo si fiondano nella stanza e con un colpo preciso ciascuno fanno crollare a terra l'assaltatore e un altro operatore seduto al centro della sala. Io ed Eddie ci scambiamo uno sguardo un po' stupiti per quest'azione improvvisa e la canaglia, dopo avermi fatto un cenno con la testa, entra anche lui nella stanza. Con un balzo veloce, accendo la spada laser ed entro davanti ai miei compagni. Sull'altro lato ci sono intorno ad un tavolo tattico un ufficiale e un altro operatore. Tzek e Nulbo fanno subito fuoco sull'ufficiale che colpito, si abbassa al riparo del tavolo e impartisce degli ordini secchi. L'operatore risponde al fuoco, ma è evidentemente spaventato. Eddie chiude la porta d'ingresso e si mette al riparo della sedia. Aggirando il tavolo di corsa mi avvento sull'ufficiale e gli punto alla gola la mia lama verde: "Ormai non hai scampo. Arrendetevi." L'ufficiale rimane per un attimo spaventato. "Non tradirò mai l'Impero!" dice recuperando vigore. Si sposta all'indietro e sfodera la pistola. Con un veloce affondo provo a disarmarlo ma lui fa partire un colpo che riesco a deviare con la spada; poi un sonoro colpo di balster lo colpisce nel petto e lo lascia a terra morto. Mi volto con un'espressione un po' stupita e vedo Tzek molto compiaciuto. Nel frattempo Kermit ha regolato con la sua solita efficacia l'operatore.
Raccolgo il cilindro dati dal corpo dell'ufficiale, ma improvvisamente nella stanza fanno irruzione 3 assaltatori. Un colpo di blaster colpisce Eddie e un imperiale lancia una granata verso me e Tzek, facendoci sbalzare di qualche metro. Riavendoci dall'impatto rispondiamo al fuoco e la mira precisa dei miei compagni elimina due soldati; io balzo sul terzo pronto a colpirlo, ma nello stesso momento in cui sto per menare un fendente, questo viene colpito in pieno da un altro colpo e crolla morto. Mi giro di nuovo esterrefatto, allargando le mani impotente, guardando Tzek "Ma lo fai apposta?!! E' la seconda volta che mi spari alle spalle e rischi di prendermi!". Il quarren invece appare molto divertito.
Richiudiamo velocemente la porta e Kermit mette mano ai medipac per sistemare la ferita di Eddie e le piccole abrasioni dovute all'esplosione mie e di Tzek. Poi Eddie si mette al computer e inserendo il cilndro dell'ufficiale risce ad accedere ai comandi generali della base. Scarica sul datapad la piantina della base. "Le prigioni sono al piano terra, qui vicino. Ci sono anche un magazzino e una medicheria! Non ci sono telecamere" ci fa vedere. "Blocca i turboascensori!" gli consiglio.
Nel frattempo Nulbo sistema con attenzione le cariche esplosive in punti critici e nascosti della sala. "Liberiamo il prigioniero, poi vengo ad innescare il detonatore." consiglia il sullustiano.
"Bene, andiamo!" chiude molto lapidariamente Kermit.