giovedì 22 marzo 2012

Salto nel vuoto

Il tempo corre e Darga sta per partire con la sua nave. Correndo a più non posso tra le strade di Cloud City, non curanti di dare visibilmente nell'occhio, ci dirigiamo verso la zona degli attracchi privati. Ma quando arriviamo alle porte d'ingresso Kermit richiama la nostra attenzione: “Imperiali!”. Dopo alcuni secondi di silenzio, odiamo tutti voci di cloni che ci sono alle calcagna. “Andiamo!” ci sprona Eddie, eccitato dall'inseguimento. Dopo alcuni corridoi, oltrepassiamo la porta d'accesso al settore delle piattaforme d'atterraggio e davanti a noi ci appare una visuale mozzafiato. Dalla piattaforma su cui ci troviamo parte un lungo ponte sospeso nella rossa atmosfera al tramonto di Bespin; una scalinata al fondo porta ad una piattaforma e un nuovo ponte sospeso simmetrico ritorna a ferro di cavallo alcuni metri più in basso sulla piattaforma d''accesso al settore 4414.

Sullo spiazzo che congiunge i due ponti cinque guardie di Cloud City sono già appostate per aspettarci. Kermit e Tzek sfoderano subito i blaster e abbassandosi dietro i parapetti iniziano a far fuoco. Alcune guardie sono scoperte e vengono colpite dalla precisione del Quarren e del Trandoshano. Il mio sguardo si fissa sulla piattaforma d'accesso al 4414 più in basso a destra sotto di noi; basterebbe un bel salto per raggiungerla, cosa che con il mio addestramento Jedi potrei fare; ma i miei compagni dovrebbero comunque fare il giro dei ponti, allo scoperto. Come se mi avesse letto nel pensiero, Nulbo, tenendosi basso per non far da bersaglio mi si avvicina: “Prendi questa corda! Legala alla vita e salta, noi useremo la corda!”. Sorrido al sullustano e mi compiaccio della sua inventiva. Mentre preparo la corda la situazione si aggrava; Tzek viene colpito e dalla porta alle nostre spalle arriva inconfondibile il rumore di assaltatori in arrivo. Eddie veloce fulmina la consolle d'accesso. “Non durerà a lungo! Muoviamoci!”. Con un lungo salto supero i pochi metri di lunghezza che separano le piattaforme e atterro in piedi nove metri più in basso. Poi slego la corda e la fisso al parapetto. Nel frattempo le guardie cittadine sono quasi tutte a terra, ma la porta da cui siamo arrivati di colpo si incrina per una forte esplosione. “Via via!” urla Kermit. Eddie non se lo fa ripetere e con un balzo acrobatico salta sulla corda tesa e appendendovi la bandoliera, scivola verso il basso. Lo vedo arrivare velocissimo, ma senza rallentare la sua corsa la canaglia con uno scatto agile supera al volo il parapetto, sfruttando l'inerzia della discesa, e atterra al mio fianco. Sulla piattaforma superiore gli imperiali han fatto breccia dalla porta. Kermit e Nulbo fan fuoco di copertura, mentre Tzek, ferito si aggrappa alla corda, accavallando il corpo del fucile. Il Quarren cerca di seguire l'esempio di Eddie, ma l'arrivo è più difficoltoso. Forse per la sua maggior massa la velocità è più sostenuta e non riesce a rallentare la sua corsa. Il corpo di Tzek batte contro il parapetto; è solo per un riflesso istintivo che si aggrappa con una mano al cornicione, per non cadere nel vuoto dell'atmosfera di Bespin. Rimango sorpreso. Allungo la mano per tenerlo, ma non riesco a fare forza; fortunatamente Eddie è li a fianco e in due riusciamo a trascinare Tzek, ferito gravemente, sulla piattaforma. E' il turno di Nulbo, mentre Kermit copre la fuga e colpisce più volte gli assaltatori che sbucano dalla porta. Ma anche il sullustano ha lo stesso brutto arrivo di Tzek, anche se con un impatto meno violento. Ancora una volta tiriamo su Nulbo che, rimettendosi in piedi, un po' spaventato esclama: “Quel testone rimane lì a sparare! E' arrivato un ufficiale!”. Provo a chiamare Kermit e invitarlo a lanciarsi per la corda, non abbiamo tempo da perdere! Ma da sopra continuano i colpi di blaster. Eddie entra nell'atrio d'accesso e richiama il turboascensore.
Poi i colpi di blaster cessano. Dopo alcuni secondi in cui l'atmosfera è in immobile attesa, Kermit si affaccia dal parapetto di sopra. “Grandissimo bastardo!” esclama Nulbo con tono soddisfatto. “Aaaar. Sono tutti a terra!” esclama il soldato compiaciuto. Infine anche il Trandoshano scende per la corda e oltrepassa il parapetto.

Il turboascensore si apre sull'hangar 4414. Tre caccia stellari a sinistra e due a destra sono agganciati agli attracchi e alcuni piloti li stanno preparando. Nulbo rimane sorpreso e inebetito a vederli, oggetto di molti suoi sogni.Ma il mio sguardo e quello degli altri miei compagni corre di fronte a noi, dove al fondo l'hangar si apre sul cielo di Cloud City e attraccata c'è una sontuosa nave da trasporto di circa trenta metri. E, inconfondibile, sulla scaletta d'accesso, un enorme Hutt si gira verso di noi e, fissandoci con sguardo divertito, esclama facendo rimbombare la sua voce: “Ahr Ahr Ahr! Mi avete trovato alla fine! Peccato per voi che sia troppo tardi!”.

martedì 6 marzo 2012

Finale con sorpresa!

Due tavoli e i due relativi droidi dealer sono pronti per le semifinali. “Non possiamo sapere a che tavolo giocherà Koroma Moro.” riflette preoccupato Nulbo, a cui abbiamo dato il compito di inserire il chip di Switch nel droide. “Faremo in modo di creare un diversivo.” cerco di rassicurarlo. Ma dell'emissario di Darga ancora zero tracce. Le porte del Casinò stanno per aprirsi e veniamo richiamati al nostro compito di controllo all'ingresso. Tutti i giocatori appaiono tesi, posso percepire la loro concentrazione in vista delle fasi salienti del torneo di Sabacc. Anche Eddie ci tiene a fare bella figura e si è vestito tirato, con il mantello più pulito possibile. Il diversivo che aspettavamo si crea da solo dopo alcune ore dall'inizio della manche del mattino. Improvvisamente Slim Amarillo si alza urlando e accusando proprio il luogotenente Avandris di barare. Quest'ultimo rimane algido e imperterrito seduto al tavolo. Il suo atteggiamento fa infuriare ancora di più il suo detrattore, che di colpo sfodera da una tasca nascosta un blaster puntandolo alla tempia dell'imperiale. Il silenzio piomba nella sala. Facciamo parte della sicurezza e dobbiamo far qualcosa. Sfodero il mio blaster e avanzando lentamente verso il tavolo intimo a Slim di abbassare la pistola. A fianco vedo Nulbo e Tzek avvicinarsi nella zona del droide, mentre Kermit portarsi a tiro del Ryn. Le mie parole hanno l'effetto sortito e, non appena la pistola viene abbassata, Kermit si lancia su Amarillo sbattendolo a terra e disarmandolo. Sono momenti concitati al tavolo da gioco e Nulbo, con la copertura di Tzek, ne approfitta per inserire il chip nella fessura apposita dietro il droide dealer, senza essere minimamente notato. Pur sgridandoci per non aver effettuato una adeguata perquisizione, Mandelbrot si complimenta per aver risolto il disguido e la giornata di gioco procede senza intoppi. Purtroppo anche senza indizi. “Durante la pausa ho scambiato due chiacchiere con Lady Mirana Fiorio, giocatrice molto brava di Near-haman ” ci racconta Eddie, a fine della sua intensa giornata che purtroppo l'ha visto eliminato dal torneo, “Oltre ad avere una puzza sotto il naso degna di una nobildonna, mi sembra si tenga un po' in disparte dalla maggior parte dei giocatori. Mi ha anche spiegato qualche principio del suo stile di gioco. Ma son tutte cose poco utili.”

La finale del più atteso torneo di Sabacc è all'inizio. Al tavolo siedono tra i più grandi giocatori della galassia: Creeska il Rodiano, Lady Fiorio, l'umano Silas Draver, il capitano Twil'ek Koroma Moro, Vorn Zaday la Neimoidiana, il cereano Jerek Branson e, ovviamente, il luogotenente Avandris. “Non può che fare la sua mossa in questa partita!” ripete con decisione Tzek fissano l'imperiale con il suo sguardo cupo. Il primo a uscire è Creeska, ma non per una giocata sbagliata. Il rodiano infatti conferma la predilezione della sua razza per i sotterfugi e viene beccato dall'attentissimo Nulbo ad usare un minuscolo convertitore elettronico per cambiare a piacimento i valori delle carte, venendo così eliminato. “Allo Sceriffo non sfugge niente!” asserisce con orgoglio il sullustano. Ma quello che aspettavamo da giorni non tarda ad arrivare e non sfugge a nessuno di noi. Lady Fiorio e Avandris finiscono in un uno contro uno all'ultimo credito. E' la Hapan ad averla vinta e lì per lì non sembra esserci nessuna stranezza; tuttavia Avandris, fingendo disappunto, mostra le carte una ad una: 1 di monete, 3 di spade, 7 di fiaschi, poi sposta due chip e mostra le ultime, re di mazze e regina dell'aria e dell'oscurità. E' un codice! 137.12! Incrocio gli sguardi dei miei compagni, anche loro hanno compreso. Facendosi largo tra la folla di spettatori, Eddie mi si avvicina e mi sussurra: “Mi ha chiamato Sirona al com-link. C'è appena stato un picco di comunicazioni tra la nave imperiale e il pianeta! Quel codice...è una frequenza. Scommetto per dare ordini alla nave mercantile che ha accompagnato l'incrociatore in orbita!”. La canaglia è impaziente e condivido il suo stato d'animo, pur mantenendo il controllo. Oramai il torneo è alle battute finali. Dopo alcune mani molto ben giocate è Jerek Branson, il cereano con il cappello da cowboy, a conseguire la vittoria finale. In un tripudio di applausi, Mandelbrot si avvicina con il chip di credito milionario. Noi siamo pronti a intercettare Lady Fiorio e Avandris, ma qualcosa va storto. Silas Draver prorompe in una risata e sfoderando un blaster lo punta contro Branson: “Questo mi spetta di diritto!”. In mezzo alla folla quattro umani imbracciano di blaster e con nostra grande sorpresa tre droidi dealer espellono due braccia meccaniche armate.
In un baleno l'intera sala principale del Casinò, fino a pochi minuti fa silenziosissima cornice del torneo, si trasforma in una bolgia. La folla e i giocatori si disperdono urlanti in tutte le direzioni, mentre la sparatoria ha inizio! Eddie sorprende alle spalle una canaglia tra la folla e lo zittisce. “Così impari, brutto amante di Rancor!” gli urla addosso. Nulbo s'inginocchia al riparo di un tavolo e con la vecchia Betsee risponde al fuoco dei droidi. Tzek imbraccia veloce la sua carabina e sventaglia una pioggia di blaster verso due scagnozzi. Silas intercetta con un braccio Lady Fiorio e usandola come scudo si allontana tra la folla. Né' io né Kermit siamo intenzionati a lasciarlo andare e cerchiamo di raggiungerlo. Alle nostre spalle è un turbinare di colpi. Eddie ha la meglio su due umani e si ripara sotto un tavolo, ma Tzek viene preso tra due fuochi e i colpi ripetuti lo mettono fuori gioco. Anche Lady Fiorio è colpita e s'accascia al suolo. Draver senza più il suo scudo umano rimane spaesato e io ne approfitto per spingerlo con la Forza verso Kermit, confidando che la mia mossa sia poco visibile in tutto il trambusto. La mira di Nulbo nel frattempo frigge tutti i pericolosi droidi, anche se il sullustano è ferito da più colpi. Silas cerca ancora di scappare ma rincorrendolo io e Kermit riusciamo a metterlo alle strette e infine il Trandoshano, con un preciso colpo di vibrolama, lo uccide. Proprio in quell'istante Mandelbrot irrompe con alcune guardie personali e placa l'atmosfera. Diversi spettatori giacciono a terra, anche Avandris è steso esanime sul pavimento. Accorro verso Tzek e con una mano sulla fronte gli infondo energia vitale per stabilizzarlo. Nulbo e Kermit raggiungono Lady Fiorio; la Hapan è in condizioni critiche. “Sapevo che partecipare sarebbe stato pericoloso,” dice in un flebile respiro, “ma Darga è stato così convincente.” “Dov'è? Dove si nasconde?” ringhia Kermit. Prima di morire Lady Fiorio ha giusto il tempo per svelarci la sua falsa storia e sussurra la posizione del nascondiglio dell'Hutt: piattaforma d'attracco bassa 4414, sulla sua nave extra-lusso, pronto a lasciare il pianeta. Non abbiamo tempo da perdere. Mentre Kermit fascia le ferite più profonde di Tzek, Nulbo riceve i ringraziamenti di Branson e Mandelbrot. “Scusateci. Ma tutto questo non è finito.” interrompo, “torneremo, ma ora dobbiamo andare.”