venerdì 1 luglio 2011

La fine

Fra Cassius cura il gruppo, che si allontana subito dal luogo dello scontro. Vince propone di camminare una mezza giornata, per poi trincerare nel pomeriggio il prossimo luogo dove accamparsi. La notte passa tranquilla, senza che nessuno minacci gli avventurieri.
Il giorno successivo Fra Cassius scrive un messaggio al Patriarca Sherlane di La Soglia e lo affida a Vince. Questi recupererà diversi oggetti che potranno tornare utili al gruppo: pergamene con incantesimi di cura, una pozione del controllo dei giganti ed una bacchetta della palle di fuoco. Anche questa notte passa senza eventi. Il mattino successivo il chierico utilizza il bastone guaritore per rimettere in sesto il gruppo, che a metà giornata raggiunge finalmente il tempio. la struttura è posta in una valle, circondata dai campi, e prende il soprannome di Carro dalla sua strana architettura: davanti all'ingresso principale ci sono quattro statue raffiguranti dei cavalli, sulle mura esterne sono presenti le sagome di ruote e nella sezione centrale si erge una enorme statua di un'auriga che regge le briglie. Nei campi intorno figure vestite di giallo e bianco si occuoano dei campi. Verso fine giornata una campana richiama all'interno tutti i monaci.
Il gruppo nota che le vesti bianche accedono solo alla prima sezione della struttura, quelle gialle hanno libero accesso anche a quella cenetrale, mentre i chierici vestiti di rosso possono raggiungere l'alta cupola dove si presuppone ci sia il Signore dei Nomadi del Deserto, chiamato anche il Santo.
Vince va a dare un'occhiata: le guardie che presidiano l'ingresso sono vestite di tutti i colori e tutte indossano una maschera. Anche questa notte passa in maniera tranquilla.

Il 27 Felmont dell'anno 1004 un nano ed un elfo si trovano d'accordo su come penetrare nel Tempio della Morte, e il gruppo decide di fare il giro intorno all'edifico per evitare sgradevoli sorprese, mentre Vince, invisibile grazie all'anello. Il gruppo, mascherato con le vesti rosse e le maschere (il nano e l'halfling resi
invisibili grazie agli incantesimi di Zars) entrerà successivamente, individuando il ladro grazie all'emo della telepatia di Winston.
Una volta entrato il gruppo incontra Vince poco dopo le prime guardie. Ci sono degli orchetti di guardia, e il gruppo si prodiga per tenere tranquillo Fra cassius, a cui prudono le mani. Attraversato un porticato il gruppo si dirige verso la sezione centrale, dove, salita una scala e superata la statua dell'auriga, due ogre di
guardia chiederanno una parola d'ordine (che Vince ha sentito: "Il Signore domina"). Superato un ponticello di legno che scavalca un fossato pieno d'acqua, si accede alla sezione centrale del tempio.
Succede tutto rapidamente. Vince si sfila l'anello e ricompare, il gruppo avanza in prossimità di una porta affiancata da due statue raffiguranti due mostri raccapriccianti: hanno una testa con una proboscide simile ad un elefante, enormi chele e tentacoli che si protendono dal torace. Si muovono improvvisamente, puntando sul nano e l'halfling ancora invisibili. Davanti ai due però, ci sono Vince e Fra Cassius: il primo viene morso e finisce a terra, colto da spasmi e con la bava alla bocca, mentre Fra Cassius viene imprigionato dalle potenti chele e morso e sua volta. Il resto degli avventurieri scatta in aiuto. Winston soccorre il ladro, gli altri si gettano sui due demoni.
Ma la sorte ha voluto che quest'oggi gli eroi soccombessero miseramente contro i due Malafera. Thurin, veterano di mille e più battaglie, giacerà morto sotto i colpi dei demoni, e Fra Cassius verrà divorato. Moebius, tentando di salvare il chierico, resta paralizzato dalla bacchetta di Winston, in un disperato tentativo di fermare le due bestie, che fallirà miseramente. Anche Gwildor dovrà arretrare verso Vince e i due maghi e assistere alla morte dell'elfo, paralizzato e bruciato vivo dalle palle di fuoco scagliate dai maghi.
Lo scontro è vinto, ma a quale prezzo...
Accecati dall'odio, i sopravvisuti penetrano nel tempio, in cerca di vendetta. Una figura scura gli si para davanti, complimentandosi per il valore dimostrato echiedendo di unirsi alla sua causa: è il Santo, che dovrà pagare per quanto successo.
Nonostante le palle di fuoco scagliate e la bacchetta del freddo, il Santo punta un dito contro Gwildor, pronunciando una parola di comando. L'halfling si accascia a terra, privo di vita, prima che Winston, Zars e Vince riescano finalmente ad ucciderlo...
E' un triste ritorno a casa, e spero capirete se lascerò il compito di terminare la narrazione al Master...

Onore ai caduti
Fra Cassius
Thurin
Gwildor
Moebius SilverLeaf

5 commenti:

  1. Bravo Moebius, ottimo resoconto, preciso, anche se triste.
    Prossimamente scriverò un post con la conclusione della storia e il ritornoa casa dei sopravvissuti.

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  2. Onore per sempre a Thurin Jhyrrad (eroe, pugno di ferro, ammazza leoni impagliati, ammaza draghi di legno e dragi rossi veri, e ammazza paralizzati) il migliore pg con cui io abbia mai giocato. Mi mancherai gande nano!

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  3. Sigh...sono triste e affranto, ragazzi!

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  4. Dai dai, la vita continua, e la campagna anche, non abbacchiatevi, so che è stato un duro colpo, ma vi riprenderete.

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  5. Bisognerebbe scrivere per ogni eroe caduto nella sua lapide tutti i propri soprannomi; quelli di Fra Cassius non so se me li ricordo tutti, sicuramente: "the Undertaker", "l'alpinista", "il pescatore", il centometrista (o una roba simile con Winston) e sicuramente "l'amico dei non-morti"!

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