Proprio mentre ci raduniamo nella sala per il banchetto, un gruppo guidato da un pirata Zabrak fa ingresso nella sala; sulle divise hanno uno strano simbolo ad anello. Al suo seguito ci sono scagnozzi e delinquenti che trascinano in catene due schiave Twil'ek. Un silenzio carico di aspettativa piomba nella sala. “I tuoi schiavi sono pessimi! Ne sono morti la metà in una settimana! Dobbiamo rivedere il nostro patto!” tuona lo Zabrak. “Schiavi, ecco il centro dei suoi affari!” sussurra Eddie al gruppo. Darga non semrba per niente intimorito. Il protoccollare scandisce la traduzione: “Abbiamo fatto un patto, e tu ora osi venire qui davanti a me e recriminare?”. Ma la mia attenzione è attratta da un piccolo e fugace movimento di una schiava Twil'ek, che introduce rapidamente qualcosa in una brocca di vino sul vassioio di un servitore di passaggio. Anche i miei compagni sembrano aver notato il gesto, ma siamo gli unici nella sala. Potrebbe essere un diversivo che aspettiamo per ottenere qualche prova sugli affari dell'Hutt! Invece, pensando di sfruttare l'occasione per ottenere ancora più fiducia dal boss, Kermit con un balzo e nella sorpresa di tutta la sala, sia alza veloce e scaglia a terra la bottiglia, spiegando a Darga l'accaduto. Voci di stupore si alzano dalla corte e Darga sbraita suoni gutturali all'indirizzo del pirata. Lo Zabrak indietreggia impaurito e corre ai ripari: “Grande Darga! Non era mia intenzione! La schiava verrà punita per questo. Tutto considerato il nostro patto è ottimo, possente Darga. Scusa per l'intrusione!” dice ammettendo la sconfitta dialettica. E con la coda tra le gambe lascia il palazzo.
L'Hutt si complimenta con il Kermit ed è visibilmente raggiante. “Bisogna festeggiare! Con una bella corsa dei droidi!!!” proclama, mediato dalla voce del protocollare che nel pronunciare l'ultima frase manifesta la sua agitazione. Il lettino a reazione di avvicina e Darga chiede se qualcuno di noi vuole gareggiare. Nulbo, che a sentire il nome della sfida, era già balzato in piedi, alza subito la mano con gli occhi sgranati: “IO! IO!”. Effettivamente nessuno di noi può competere con il sullustano in quanto a feeling con i droidi. La corsa si svolge nell'Arena, addattata prontamente allo scopo. I droidi vengono manovrati con un casco che viene indossato come interfaccia. “Strana tecnologia, non posso fare grosse modifiche per migliorare la prestazione.” ammette Nulbo dopo un attento esame, “in più credo che la distruzione del droide si possa ripercuotere anche su chi indossa il casco.”. Sembra talmente rapito dalla gara da mostrare completa insensibilità al pericolo che questo comporta!
Mentre il sullustano prende posto, un piccolo capannello di cortigiani apre le scommesse. Tzek e Kermit non si lasciano sfuggire l'occasione; soprattutto il trandoshano che crea un diffuso scalpore quando raggiunge il banco e posando 1000 crediti dice in un sibilo: “Tutto sul piccoletto!”. Mi scappa un sorriso, perchè condivido la sua fiducia nel sullustano. La gara ha inizio! Sono 4 i droidi in gara, manovrati da un gamorreano, un quarren e dal maggiordomo di Darga, oltre che da Nulbo. Sono proprio questi ultimi che hanno una partenza più lenta, ma a metà giro Nulbo fa entrare in collisione il suo droide con quello del maggiordomo. Lo scontro fa deviare il secondo dritto contro un muro, mentre il droide di Nulbo prende velocità. Il pubblico accoglie l'esplosione con un boato; solo il protoccollare di Darga appare scosso.
Il droide gamorreano corre veloce ed è in testa alla gara, ma Nulbo nel secondo giro recupera, dopo alcune sportellate con il droide del quarren, la seconda posizione. Il finale di gara è un testa a testa emozionante e proprio mentre il droide avversario sembra destinato a vincere, Nulbo fa scartare di lato il suo droide, colpendo quello gamorreano e superandolo. Nulbo ha vinto! Il sullustano con il casco interfaccia in testa saltella tutto goduto e Kermit ulula di piacere. Tutta la corte di Darga applaude lo spettacolo.
Dopo qualche ora ancora di allenamento coi blaster, raggiungiamo l'ala del palazzo con le nostre stanze. Scambiandoci qualche impressione siamo tutti d'accordo chè sia giunto il momento di ottenere qualche informazione più specifica. “Proviamo a spremere il duros!” propone Eddie. Come al solito io e la canaglia ci presentiamo alla sua porta. “Ho ottenuto questo sonnifero per 500 crediti dalla sala medica!” con un occhiolino Eddie mi mostra una piccola fiala. Sono un po' perplesso dall'aspetto e soprattutto dal prezzo pagato, ma non voglio troncare il suo entusiasmo. Invece Gome è più malleabile del solito e non c'è bisogno di alcun mezzo artificiale per ottenere delle importanti informazioni; dopo qualche racconto relativo alle sue sette mogli il contabile non si fa nessun problema a rispondere alle nostre domande sugli affari di Darga: “Darga possiede numerosi giacimenti di gas su Bespin e ora fornisce gran parte delle sue riserve all'Impero. In cambio ottiene diversi schiavi che lui gira all'Anello d'Acciaio per numerosi crediti!”. Ma un truce gamorreano con il vassoio della cena interrompe le parole di Gome. La grossa guardia ci intima di uscire e nulla può il duros e neanche le nostre parole per convincerla. Probabilmente è talmente tonta che neanche il mio tentativo di influenza mentale ha effetto. Dovremo trovare un'altra occasione per pralare con il duros. Proprio mentre riferiamo agli altri i nuovi sviluppi, il droide protocollare personale di Darga arriva con passo metallico nel corridoio. “Salute! Avrei bisogno di parlarvi in privato.” Colti un po' di sorpresa lo facciamo entrare in una nostra stanza. Ma la sorpresa sui nostri volti aumenta quando spiega il motivo della sua visita: “Switch vi porge il suo saluto! Io so perchè siete qui.”. Freniamo l'istinto di Kermit di distruggere il droide e lo invito a proseguire “Parla, dunque. Cosa vuoi da noi?” Il droide, ormai palese spia infiltrata, ci mette a conoscenza del fatto che qualcuno della corte di Darga sta inviando messaggi all'Impero all'insaputa dell'Hutt. “Per questa informazione chiedo solo che mi mettiate a conoscenza del contenuto delle comunicazioni. Devo riferirlo a Switch.” Non possiamo che acconsentire. Abbiamo trovato per caso un alleato prezioso. “Ora devo andare. Domani un rappresentate imperiale deve incontrare Darga e tutto dev'essere a posto!” esclama prima di abbandonare la stanza. Mentre i suoi passi metallici lasciano la stanza ci guardiamo tra noi, interrogandoci sul da farsi. Il tempo stringe e l'indomani da l'idea di essere un giorno d'azione...