Ritornando alle stanze Eddie ci aggiorna su alcune scoperte che ha fatto decifrando nella notte il messaggio vocale in codice. “Era diretto ad uno snodo imperiale. Chi parla riferisce dei problemi attuali di Darga con l'Anello d'Acciaio. Faccio fatica a riconoscere la voce, ma direi a istinto che si tratta del maggiordomo di Darga, il Twi'lek di nome Demos.”
Il giorno successivo veniamo convocati presto da Darga; nella sala non c'è nessuno escluso lui e il droide. L'Hutt ci fa le scuse per l'assalto subito, rassicurandoci sul fatto di aver già preso i giusti provvedimenti nei confronti dei suoi servitori, che erano stati pagati dallo Wookie infiltrato per conto dell'Anello d'Acciaio, perchè reclutassero i 3 Quarren. “Padron Darga vi offre come segno della fiducia che ha per voi dei data card che vi permetteranno di accedere a tutti i livelli del palazzo, per mezzo degli ascensori” traduce TC-663, il protocollare. “Inoltre vi chiede di svolgere il ruolo di suoi consiglieri per l'incontro che tra poco ci sarà con la delegazione imperiale.” Questa è un'ottima notizia per la nostra missione segreta e accettiamo di buon grado. La delegazione è formata da una donna e due soldati, cloni assaltatori. Dopo alcuni convenevoli espongono a Darga le loro offerte. Noi ascoltiamo seduti nella sala, ma poi l'Hutt chiede loro di uscire e ci chiama per consigliarlo sul da farsi. I due imperiali propongono un aumento dell' 80% del loro pagamento in cambio di un 100% in più di gas, ma sono disposti ad alzare il pagamento anche a 100% in più sotto forma di schiavi. Inoltre offrono a Darga un presidio permanente di soldati imperiali su Tarra e una scorta personale di caccia imperiali per i suoi viaggi.
“Abbiamo l'opportunità d'interferire nei piani dell'Impero” penso. Eddie prende la parola, io cerco di supportarlo, e alla fine convinciamo Darga a rinunciare agli schiavi e accettare solo un aumento di produzione. Sul presidio militare non c'è bisogno di convincerlo perchè l'astuto Hutt se bene che è un intento di controllo stretto sul pianeta e sui suoi affari. Darga è soddisfatto dei nostri consigli. Mentre il boss Hutt spiega le sue decisioni alla delegazione, noto che la donna imperiale ha un qualcosa di deja vu e dopo alcuni minuti ricordo: è una donna che abbiamo incrociato un paio di volte su Alderaan, nelle sale del palazzo di Organa! Anche i miei compagni sembrano ricordarla.
Ma Eddie ha notato anche un altra cosa: “Demos ti fissa da parecchio tempo...non vorrei stesse sospettando qualcosa” mi dice all'orecchio. Quando la delegazione se ne va, Darga indice un piccolo banchetto. E' un momento propizio per avvicinare il maggiordomo twi'lek. Io ed Eddie ci sediamo di fronte a lui e con la coda dell'occhio scorgo che la canaglia ha estratto il blaster di nascosto. “Salve Demos”, mi rivolgo al twi'lek, “abbiamo notato che sembri molto interessato a noi.” Lui si schermisce: “Cerco di capire cosa ci trova in voi Darga, visto che io ero il suo consigliere prima che arrivassi...ma se il padrone ha scelto così ci dev'essere un buon motivo.” Eddie lo incalza: “Non ci prendere in giro. Non è che magari stai tramando alle spalle del tuo padrone? Cosa direbbe se scambiassimo con lui due parole?”. Demos sembra accusare il colpo, ma nega tutto. Alzandomi e puntandogli un dito dico ad alta voce, facendomi sentire dalle persone vicine: “Fai attenzione a quello che fai, Twi'lek!” e pronuncio in lingua ryl le ultime parole, “Ti teniamo d'occhio.”. Ci allontaniamo lasciando Demos timoroso. Il pomeriggio passa con qualche altro piccolo passatempo indetto da Darga a cui partecipiamo per non dar nell'occhio. Certo avrei preferito sfruttare la possibilità di girare per il palazzo invece che vedere i servitori traditori di Darga sbranati da un enorme bestia...
“Dobbiamo intercettare Demos mentre si reca alla sala comunicazioni” suggerisce Tzek, la sera mentre nel corridoio decidiamo come agire. Infine decidiamo di dividerci alcuni turni di guardia nella notte, da passare nella sala delle guardie. La sala delle guardie è l'unico passaggio per la sala comunicazioni, ma ha solo il difetto che lì si ritrovano i gamorreani, per niente socievoli e poco contenti della nostra presenza. Ma forti del nostro status privilegiato nella corte di Darga le guardie non ci disturberanno. Mentre Tzek e Kermit passano la prima parte della notte con le guardie, saluto Nulbo ed Eddie e mi ritiro nella mia stanza, per cercare connessione con la Forza e mantenere in esercizio meditativo la mia mente. Nel bel mezzo della mia trance di colpo mi assalgono sensazioni di disperazione, e con mio sommo stupore una voce femminile irrompe nella mia testa: “Lo so che puoi sentirmi. Ti prego aiutami! Aiutami!”. Apro gli occhi, la voce scompare. Bussano alla porta. E' Nulbo e anche lui ha sentito la stessa voce ed è spaventato. “Sveglia Eddie.” dico al sullustano mentre cerco di pensare. Nulbo è spaventato, ma io so cosa può fare la Forza e so bene cosa vuol dire la voce che abbiamo sentito. E' una richiesta d'aiuto. “Non so se volete continuare a sorvegliare la sala comunicazioni” dico ai miei compagni, anche Tzek e Kermit che abbiamo richiamato con i com-link, “ma io ho intenzione di cercare questa persona che si trova in pericolo qui nel palazzo. E di farlo subito.” Potrebbe anche essere una trappola, ma di certo non posso rimanere indifferente. Dagli sguardi dei miei compagni mi sembra di capire che anche loro, soprattutto Nulbo, la pensano come me.
Mmmmm, molto avvincente, non vedo l`ora di tornare per partecipare al proseguimento della storia.
RispondiEliminaLa trappola del vaso è servita a qualcosa!!!
RispondiEliminaGrande Blog Hippie!