Dopo alcune settimane di pausa, in cui Heens Hoolt e La Zingara hanno
studiato e ampliato le loro conoscenze magiche, il granduca convoca
dnuovamente i personaggi per aggiornarli sulla loro missione.
A
quanto pare la rete di spie del granduca è riuscita a stabilire
abbastanza precisamente l'ubicazione del nascondiglio dei massimi
esponenti dell'Anello d'acciaio.
Il gruppo viene inviato a
Penhaligon, un villaggio sulla grande strada del duca che porta a
Darokin, dove incontrerà un tale Logen, uomo fidato del duca che sa come
raggiungere questo nascondiglio.
Dopo un breve viaggio gli
avventurieri giungono a Penhaligon dove vengono immediatamente
avvicinati da un uomo sulla quarantina, distindo, che si presenta come
Logen, al servizio del duca. Durante una chiacchierata con il gruppo,
Logen spiega che, ad ovest della strada per Selenica, nel cuore delle
montagne, si trova una mulattiera che porta ad un complesso di caverne
attraverso il quale è possibile raggiungere una città nascosta.
Apparentemente sotto la città si trova un dungeon che costituisce la vera e proprio base dell'Anello.
Egli
purtroppo non ha notizie troppo precise, ma sa almeno come raggiungere
l'entrata di queste caverne. Dopo un altro paio di giorni di viaggio,
gli avventurieri giungono in una valletta sul cui lato settentrionale si
trovano diverse aperture nella roccia.
Dopo una notte
di riposo il gruppo si addentra nelle caverne, scoprendo dopo poco che
si tratta quasi di un labirinto, difficile da esplorare e con molti
pericoli in agguato.
Dopo aver affrontato trappole,
gnoll, piercers e gigantesche iene addestrate dagli gnoll, ipersonaggi
si fermano davanti ad una porta, malconci e stanchi prima di proseguire l'esplorazione.
mercoledì 12 febbraio 2014
mercoledì 5 febbraio 2014
La fine dell'avamposto
Proseguendo l'esplorazione del forte, il gruppo si inoltra sempre più al suo interno.
Uno schiavista charmato dai personaggi, li avvisa che per trovare il capo del forte, un'elfa stregona chiamata Markessa, essi devono scendere nei sotterranei, ed il passaggio per raggiungerli si trova alle cucine, nel centro del piano superiore del forte.
Difigendosi alle cucine, il gruppo si imbatte in una stanza piena di schiavi ipnotizzati e sorvegliati da un cloacker, un mostro simile ad un mantello dalle terribili capiacità magiche.
Oltre questa stanza si trovano vari alloggiamenti per gli umanoidi che sorvegliano il forte, in uno dei quali dei goblin e dei coboldi stanno scommettendo su un combattimento tra un halfling ed un tasso. Il gruppo sconfigge goblin e coboldi e libera l'halfling, che dice di chiamarsi Gianni Alluce e di essere uno schiavo costretto a combattere per il divertimento dei mostri.
Poco più avanti si trovano le cucine. Qui ha luogo un terribile scontro che vede i personaggi affrontare Icar, il luogotenente di Markessa, un temibile guerriero cieco che combatte però come se ci vedesse benissimo, aiutato da una dozzina di hobgobli e da tre cinghiali mannari.
Sconfitti Icar ed i suoi scagnozzi, il gruppo si concede un meritato riposo barricandosi in quella che sembre essere la stanza privata di Icar.
In questa stanza, in una rmadio a muro, si trova il tesoro di Icar, protetto da una terribile medusa, al cui sguardo, lui che era cieco, risultava immune. Essa si accorda con il gruppo per lasciare i tesori del suo ormai defunto carceriere in cambio della possibilità di andarsene e svela un passaggio segreto sul pavimento della stanza per poter scendere al piano di sotto.
Nel dungeon del forte il gruppo si imbatte subito nella terribile Markessa. Nel suo laboratorio, protetta da goblin d'elite e orsi gufi la malvagia stregona elfa conduceva terribili esperimenti su dei poveri schiavi, ma i prodi avventurieri, rischiando di perdere Nulbo che nonostante la sua possente armatura si ritrova di nuovo alle porte degli inferi ed è salvato solo da un tempestivo intervento di Vince Diamond.
Sconitta la capa degli schiavisti, per i personaggi è un gioco da ragazzi recuperare il tesoro, salvare quasi ottanta schiavi umani e semiumani, scoprire indicazioni sul quartier generale dell'Anello d'acciaio ed uscire dal dungeon per ritrovare Bonzo.
Grazie alla casa incandata e all'elmo del teletrasporto di Vince, in un battibaleno il gruppo torna a LoSoglia e poi a Specularum riportando a casa un ricco mercante di LaSoglia e la figlia di un nobile di Spcularum, ottenendo così ancora maggior fama e ricompense.
Il Duca riconvoca i personaggi e, grazie alle informazioni che essi hanno raccolto, attiva le sue spie per trovare l'esatta ubicazione della roccaforte dell'Anello.
Tra poche settimane il gruppo sarà di nuovo in viaggio per sgominare la banda di trafficanti di schiavi.
Uno schiavista charmato dai personaggi, li avvisa che per trovare il capo del forte, un'elfa stregona chiamata Markessa, essi devono scendere nei sotterranei, ed il passaggio per raggiungerli si trova alle cucine, nel centro del piano superiore del forte.
Difigendosi alle cucine, il gruppo si imbatte in una stanza piena di schiavi ipnotizzati e sorvegliati da un cloacker, un mostro simile ad un mantello dalle terribili capiacità magiche.
Oltre questa stanza si trovano vari alloggiamenti per gli umanoidi che sorvegliano il forte, in uno dei quali dei goblin e dei coboldi stanno scommettendo su un combattimento tra un halfling ed un tasso. Il gruppo sconfigge goblin e coboldi e libera l'halfling, che dice di chiamarsi Gianni Alluce e di essere uno schiavo costretto a combattere per il divertimento dei mostri.
Gianni Alluce
Poco più avanti si trovano le cucine. Qui ha luogo un terribile scontro che vede i personaggi affrontare Icar, il luogotenente di Markessa, un temibile guerriero cieco che combatte però come se ci vedesse benissimo, aiutato da una dozzina di hobgobli e da tre cinghiali mannari.
Sconfitti Icar ed i suoi scagnozzi, il gruppo si concede un meritato riposo barricandosi in quella che sembre essere la stanza privata di Icar.
In questa stanza, in una rmadio a muro, si trova il tesoro di Icar, protetto da una terribile medusa, al cui sguardo, lui che era cieco, risultava immune. Essa si accorda con il gruppo per lasciare i tesori del suo ormai defunto carceriere in cambio della possibilità di andarsene e svela un passaggio segreto sul pavimento della stanza per poter scendere al piano di sotto.
Nel dungeon del forte il gruppo si imbatte subito nella terribile Markessa. Nel suo laboratorio, protetta da goblin d'elite e orsi gufi la malvagia stregona elfa conduceva terribili esperimenti su dei poveri schiavi, ma i prodi avventurieri, rischiando di perdere Nulbo che nonostante la sua possente armatura si ritrova di nuovo alle porte degli inferi ed è salvato solo da un tempestivo intervento di Vince Diamond.
Sconitta la capa degli schiavisti, per i personaggi è un gioco da ragazzi recuperare il tesoro, salvare quasi ottanta schiavi umani e semiumani, scoprire indicazioni sul quartier generale dell'Anello d'acciaio ed uscire dal dungeon per ritrovare Bonzo.
Grazie alla casa incandata e all'elmo del teletrasporto di Vince, in un battibaleno il gruppo torna a LoSoglia e poi a Specularum riportando a casa un ricco mercante di LaSoglia e la figlia di un nobile di Spcularum, ottenendo così ancora maggior fama e ricompense.
Il Duca riconvoca i personaggi e, grazie alle informazioni che essi hanno raccolto, attiva le sue spie per trovare l'esatta ubicazione della roccaforte dell'Anello.
Tra poche settimane il gruppo sarà di nuovo in viaggio per sgominare la banda di trafficanti di schiavi.
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