Dopo un breve tragitto verso la zona collinare a nord ovest del deserto, il gruppo si è trovato sotto attacco di un'idra a nove teste sbucata dalla sabbia.
Il combattimento ha provato molto il gruppo, soprattutto perchè tutte le cavalcature dei personaggi, tranne i pony di Gwildor e di Dolbo, sono state uccise.
Questo pareva corrispondere al primo dei tre indizi ricevuti, la morte da sotto il terreno e, all'interno della tana del mostro è stata rinvenuta una mappa per raggiungere un'abbazia sui monti, apparentemente il punto d'accesso per il Passo Alto.
Dopo questo incontro il gruppo deve ancora percorrere un lungo tratto di deserto. Durante questo tragitto i personaggi scorgono delle basse nuvole in lontananza che si rivelano, in realtà, l'esercito del Signore dei nomadi in avanzata verso Darokin.
Nascondendosi in una caverna ed eliminando le proprio tracce, il gruppo riesce a rimanere nascosto mentre l'esercito, formato da qualche migliaio di umanoidi, giganti e nomadi umani, si accampa nella zona. Durante la notte Vince, grazie a un incantesimo di invisibilità lanciatogli dai maghi, riesce a girovagre per l'accampamento in cerca di informazioni.
Viene a scoprire che l'esercito della Repubblica di Darokin è stato massacrato e che quello del Signore di nomadi si dirige verso il confine.
Grazie all'elmo del teletrasporto, Heens Hoolt raggiuge l'accampamento della retroguardia dell'esercito per avvertire dell'attacco che avverrà nel giro di un mese e torna il mattino successivo alla caverna dove il gruppo si era nascosto, dopo che l'esercito nemico è ripartito.
In altri due giorni di viaggio gli avventurieri ha raggiunto le colline. In questa zona, ci sono stati alcuni attacchi da parte di gruppi di galli serpenti e giganti delle colline, ma il gruppo è riuscito a raggiungere quattro enormi statue che si sono rivelate corrispondere al secondo indizio. Quattro giganti che non si possono muovere. Nei pressi delle statue i personaggi hanno incontrato un vecchio eremita pazzo che, però, nei suoi farfugliamenti ha rivelato che l'uomo che non è un uomo andava cercato nell'abbazia indicata sulla mappa.
Dopo un altro breve tratto di viaggio il gruppo ha finalmente raggiunto la famosa abbazia, situata sulla cima di un altissimo sperone roccioso.
lunedì 7 marzo 2011
venerdì 4 marzo 2011
Attraverso il deserto
Poco dopo essere uscito dalla palude, il gruppo avvista una pista carovaniera che attraversa il deserto. Sulla pista sta avanzando un nutrito gruppo di uomini con cavalli e cammelli, si tratta di una carovana di mercanti.
Un piccolo gruppo di cavalieri si stacca dalla carovana per venire ad interrogare il gruppo e vedere che intenzioni abbia.
Vince inventa, a questo punto, la scusa che rimarrà in piedi per tutta la durata della missione e che consiste nel sostenere che il gruppo sia una spedizione a caccia ad animali rari e fantastici. A questo scopo il party comincia a girare con vari trofei prelevati da nemici sconfitti per dar credito alla scusa.
Le guardie della carovana ed il campo dei mercanti sembrano convinti dal racconto di Vince e accettano di dare "ospitalità" al gruppo in cambio di protezione.
Il gruppo viaggia con la carovana per un paio di giorni finchè non si accampa presso "l'oasi perduta". Questa oasi è poco più che una pozza di acqua fangosa in mezzo al deserto, ma viste le condizioni di calura e stanchezza, è più che ben accetta dai viaggiatori.
In onore del gruppo i mercanti della carovana organizzano un banchetto a base di riso e carne di cammello condita con grazzo fuso. Il pasto si rivela decisamente pesante, specialmente per Fra Cassius che si vede costretto a curare un potente mal di stomaco con un incantesimo per poter dormire normalmente.
Durante la notte alcuni membri del gruppo sono stati colpiti da un impressionante odore di decomposizione ed hanno notato una piccola creatura alata che si stagliava contro la luna.
Poco dopo l'accampamento è stato vittima di un tentativo di furto da parte di questo piccolo essere, una scimmietta con ali da pipistrello. Questa creatura, un Tabi, ha rubato agli avventurieri una mappa del deserto che Guillaume aveva dato loro e si è dileguata nella notte ferita ma non messa fuori combattimento.
Il mattino dopo il gruppo si è incamminato nella direzione che il tabi aveva preso fuggendo la sera prima ed ha scoperto le rovine di un antico tempio seminascoste dalle sabbie del deserto.
Esplorando il tempio, oltre a incontrare un paio di mummie e un golem di ambra in forma di sfinge, la compagnia si è imbattuta in una bizzarra creatura con il corpo da uomo e la testa da avvoltoio, per la precisione un Nagpa, che si è scoperto essere il padrone del tabi.
Dopo un duro scontro con il Nagpa e il Tabi, il gruppo è riuscito a sconfiggerli e a trovare una camera segreta dove il Nagpa teneva i suoi tesori e alcuni oggetti di un certo interesse, la pergamena rubata e uno specchio attraverso il quale pare sia possibile inviare degli oggetti da un luogo all'altro.
Dall'altra parte dell specchio un oscuro figuro in armatura nera ha passato al gruppo due pergamene, una con un sarcastico invito ad andare a trovarlo, e l'altra con un lasciapassare per essere scortati fino al tempio della morte. Entrambe le pergamene erano firmate dal "Signore dei nomadi del deserto".
Dopo aver raccolto questi oggetti e queste informazioni, il gruppo ha scoperto una stanza segreta in cui giacevano le ossa di una creatura probabilmente mezzo scorpione e mezzo uomo. Nella stanza c'era anche un profondo pozzo.
Controllando le ossa il gruppo ha notato che nel teschio della creatura era conficcato un corno d'avorio intarsiato e decorato in oro. Una volta estratto il corno, la creatura ha cominciato a ricomporsi e a rigenerare i muscoli e la pelle, finchè non ha riacquistato l'aspetto di quando era viva. A questo punto la creatura ha esortato il gruppo a scappare per mettersi in salvo e la stanza ha cominciato a crollare.
Durante la fuga dal tempio Thurin, con indossago l'elmo del teletrasporto, si è gettato su una statua dorata raffigurate il Nagpa e si è teletrasportato alla casa di Vince a La Soglia.
Il nattino successivo Thurin è tornato all'oasi e tutta la carovana si è rimessa in viaggio.
Dopo qualche altro giorno di viaggio la carovana è stata assaltata da un folto gruppo di banditi che, però, sono stati messi in fuga grazie all'eroico intervento del gruppo.
Dopo questo episodio il gruppo ha abbandonato la carovana e si è diretto a Nord Ovest per proseguire verso le colline che portano al passo alto.
Sul tragitto verso le colline dei dervisci, abitanti del deserto, hanno contattato gli avventurieri per capire quali fossero le motivazioni del loro viaggio e, grazie a Fra Cassius, hanno deciso di aiutarli per sconfiggere un nemico comune.
Il capo dei dervisci ha quindi dato preziosi indizi al gruppo su come trovare il passo alto, il primo era "l'orrore che sale dal basso", il secondo "quattro giganti che non possono muoversi" e l'ultimo "l'uomo che non è un uomo".
Un piccolo gruppo di cavalieri si stacca dalla carovana per venire ad interrogare il gruppo e vedere che intenzioni abbia.
Vince inventa, a questo punto, la scusa che rimarrà in piedi per tutta la durata della missione e che consiste nel sostenere che il gruppo sia una spedizione a caccia ad animali rari e fantastici. A questo scopo il party comincia a girare con vari trofei prelevati da nemici sconfitti per dar credito alla scusa.
Le guardie della carovana ed il campo dei mercanti sembrano convinti dal racconto di Vince e accettano di dare "ospitalità" al gruppo in cambio di protezione.
Vince Diamond
Due mercanti della carovana
In onore del gruppo i mercanti della carovana organizzano un banchetto a base di riso e carne di cammello condita con grazzo fuso. Il pasto si rivela decisamente pesante, specialmente per Fra Cassius che si vede costretto a curare un potente mal di stomaco con un incantesimo per poter dormire normalmente.
Durante la notte alcuni membri del gruppo sono stati colpiti da un impressionante odore di decomposizione ed hanno notato una piccola creatura alata che si stagliava contro la luna.
Poco dopo l'accampamento è stato vittima di un tentativo di furto da parte di questo piccolo essere, una scimmietta con ali da pipistrello. Questa creatura, un Tabi, ha rubato agli avventurieri una mappa del deserto che Guillaume aveva dato loro e si è dileguata nella notte ferita ma non messa fuori combattimento.
Il mattino dopo il gruppo si è incamminato nella direzione che il tabi aveva preso fuggendo la sera prima ed ha scoperto le rovine di un antico tempio seminascoste dalle sabbie del deserto.
Esplorando il tempio, oltre a incontrare un paio di mummie e un golem di ambra in forma di sfinge, la compagnia si è imbattuta in una bizzarra creatura con il corpo da uomo e la testa da avvoltoio, per la precisione un Nagpa, che si è scoperto essere il padrone del tabi.
Dopo un duro scontro con il Nagpa e il Tabi, il gruppo è riuscito a sconfiggerli e a trovare una camera segreta dove il Nagpa teneva i suoi tesori e alcuni oggetti di un certo interesse, la pergamena rubata e uno specchio attraverso il quale pare sia possibile inviare degli oggetti da un luogo all'altro.
Dall'altra parte dell specchio un oscuro figuro in armatura nera ha passato al gruppo due pergamene, una con un sarcastico invito ad andare a trovarlo, e l'altra con un lasciapassare per essere scortati fino al tempio della morte. Entrambe le pergamene erano firmate dal "Signore dei nomadi del deserto".
Dopo aver raccolto questi oggetti e queste informazioni, il gruppo ha scoperto una stanza segreta in cui giacevano le ossa di una creatura probabilmente mezzo scorpione e mezzo uomo. Nella stanza c'era anche un profondo pozzo.
Controllando le ossa il gruppo ha notato che nel teschio della creatura era conficcato un corno d'avorio intarsiato e decorato in oro. Una volta estratto il corno, la creatura ha cominciato a ricomporsi e a rigenerare i muscoli e la pelle, finchè non ha riacquistato l'aspetto di quando era viva. A questo punto la creatura ha esortato il gruppo a scappare per mettersi in salvo e la stanza ha cominciato a crollare.
Durante la fuga dal tempio Thurin, con indossago l'elmo del teletrasporto, si è gettato su una statua dorata raffigurate il Nagpa e si è teletrasportato alla casa di Vince a La Soglia.
Il nattino successivo Thurin è tornato all'oasi e tutta la carovana si è rimessa in viaggio.
Dopo qualche altro giorno di viaggio la carovana è stata assaltata da un folto gruppo di banditi che, però, sono stati messi in fuga grazie all'eroico intervento del gruppo.
Dopo questo episodio il gruppo ha abbandonato la carovana e si è diretto a Nord Ovest per proseguire verso le colline che portano al passo alto.
Sul tragitto verso le colline dei dervisci, abitanti del deserto, hanno contattato gli avventurieri per capire quali fossero le motivazioni del loro viaggio e, grazie a Fra Cassius, hanno deciso di aiutarli per sconfiggere un nemico comune.
Il capo dei dervisci ha quindi dato preziosi indizi al gruppo su come trovare il passo alto, il primo era "l'orrore che sale dal basso", il secondo "quattro giganti che non possono muoversi" e l'ultimo "l'uomo che non è un uomo".
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