Recuperate le forze, i personaggi si sentono di nuovo pronti a ripartire verso la cittadella di cristallo dove dovrebbe trovarsi il Pesce argenteo volante, il favoloso "veicolo" che permetterà loro di assaltare il castello dei giganti.
Uno dei nani guida il gruppo fino ad una gola nella quale si inerpica un sentiero che conduce all'ingresso di una serie di galleria che, a quanto ne sa la guida, condurrà alla cittadella.
Durante la salita, ormai abbandonato il nano guida, i nostri eroi sono attaccati da strane creature che, una volta avvicinatesi, si rivelano essere delgi orsi gufi polari dotati di possenti ali piumate che consentono loro di librarsi nel cielo.
Dopo un breve ma sanguinoso scontro il gruppo giunge all'ingresso di una caverna dove, però, un'altra creatura blocca l'ingresso. Si tratta di un mostro simile ad un insetto, ma molto grande con strani occhi bulbosi ed una zona della schiena che emana un fortissimo calore: un Remorhaz.
La creatura si rivela un osso duro, ma alla fine gli avventurieri prevalgono, solo per scoprire che il mostro ha un compagno che attende nella tana. Fortunatamente la Zingara, con una brillante intuizione, charma, con un incantesimo, la seconda bestia che reagisce come un animale domestico e si rivela anche utile per aprire, con la sua schiena rovente, un passaggio nel ghiaccio che serve a proseguire lungo i cunicoli.
Superata la tana dei mostri, un nuovo ambiente gelido e ghiacciato si rivela ancora più pericoloso perchè peino di strani vermi bianche e pelosi, lunghi più di un metro si avventano famelicamente sul gruppo, subito dopo raggiunti dalla "madre", un titanico verme lungo più di quindici metri che cerca di inghiottire i personaggi.
Con gran fatica i personaggi riescono a sconfiggere la "famiglia di vermi", dopodichè decidono di fermarsi a riposare negli stretti cunicoli laterali della caverna. Vengono purtroppo svegliati da quello che sembra un terremoto quando un altro verme gigante piomba sul gruppo e, anche se ucciso, riesce a inghiottire Ultimate Warrior, esperienza che si rivela fatale per il possente guerriero.
Nella tristezza generale, Ultimate viene seppellito nel ghiacco con il suo equipaggiamento (quasi tutto), nella speranza che il gelo conservi il corpo e che si possa tentare una resurrezione conclusa l'avventura.
Usciti dai tunnel, i personaggi si trovano di fronte un grande lago ghiacciato coperto da una fitta nebbia dalla quale spunta, in lontananza, un pinnacolo di ghiaccio, la meta della ricerca.
La traversata del lago si rivela molto lenta, ma le precauzioniprese non sono superflue e il gruppo giunge finalmente sulle rive di un'isoletta coperta dai resti di un insediamento ormai in rovina. Al centro di questo si innalza la cittadella.
Poco dopo aver risalito la riva, gli avventurieri vengono assaliti da un gruppo di giganti che, però, sono facilmente messi in fuga.
Subito dopo Johnny Stiletto, aggirandosi invisibile, trova le rovine di un edificio in cui si nascondono degli gnomi impauriti. Rivelandosi a loro, il ladro riceve prontamente un'offerta di aiuto ed il gruppo si accampa con gli gnomi.
Nell'accampamento di questi si trova una vecchia fontana ormai fuori uso, sul cui bordo, però, ci sono dei bassorilievi che svelano come accedere alla cittadella di cristallo.
Mentre si riposano, gli avventurieri abbassano leggermente la guardia, credendo di essere al sicuro e vengono improvvisamente attaccati dagli gnomi e da un paio di giganti.
Il combattimento è disperato, e solo la protezza di spirito e la fortuna di Johnny Stiletto e di Nulbo salvano la pelle dei loro compagni.
Dopo aver a malapena ripreso fiato, i personaggi decidono di entrare nella cittadella. Avendo trovato una chiave e sapendo che la cittadella è circondata da macerie e vapori nocivi, il cordo distruttore di Ultimate viene messo a buon uso per sgombrare la base dell'edificio ed accedere alla porta tramite uan chiave magica trovata presso gli gnomi.
L'esplorazione della cittadella rivela meraviglie magiche di diverso tipo, ma anche che ormai questa è abbandonata da moltissimi anni.
Alcuni indizi rivelano che bisogna trovare una cupola magica sotto la quale è custodito il pesce argenteo volante.
In una stanza i cugini Fumaerba si impossessano della statua di un grifone di cristallo. Sul piedestallo di questa vi sono delle rune che sembrano essere dei comandi, con una di esse la statua rimpicciolisce fino a poter essere messa in una borsa, ma alcuni dei comandi sembrano non avere effetto.
Proseguendo fino alla sommità della torre, gli eroi giungono ad una stanza dal pavimento di ghiaccio al centro della quale si trova una colonna di un materiale cristallino che emette una luce intermittente.
Quando Heens Hoolt prova a toccare la colonna, un mostro di ghiaccio ne esce e comincia subito ad arraccare l'elfo con effeti decisamente poco piacevoli.
Il gruppo cerca di attaccare e danneggiare il mostro con tutti i mezzi a disposizione, mentre Dolbo e Johnny, provando a toccare al colonna vengono trasportati sotto una cupola che sembra essere ricoperta di fango e al centro della quale si trova, in effetti, il magico pesce argenteo.
Purtroppo, però, il mostro di ghiaccio dall'altra parte fa una strage degli altri membri del gruppo e al ritorno dei due esploratori la situazione è disperata:
Nulbo e Heens Hoolt giacciono a terra in fin di vita, per Lorenzo Lupo e per la Zingara invece, pare non ci sia più niente da fare, ed i due superstiti sono di fronte ad una situazione a dir poco disperata.
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