mercoledì 9 gennaio 2013

La terza tappa del viaggio

Il viaggio verso l'isola dove non scorre il tempo avviene in due fasi, un gruppo si sposta grazie alle rimanenti uova magiche, mentre la Zingara e Daltanius giungono a destinazione grazie ad un portale aperto dal mago di corte dei Michimori come da accordi.


Le due parti del gruppo giungono a destinazioni diverse e la cosa crea una certa apprensione, soprattutto nel gruppo principale, che ha seguito Rake utilizzando le uova, quando ci si rende conto che il medaglione è nelle mani di Daltanius. Gli avventurieri si ritrovano in un villaggio nel bel mezzo di una giungla, circondati da individui dalla pelle scura con cui fanno fatica a comunicare.
Dopo alcune difficoltose discussioni a gesti con un'anziana donna che sembra essere una sciamana, i nostri eroi capiscono che ci sono vari villaggi nell'area. Disegnando la parte di clessidra che cercano, i membri del gruppo ottengono, dietro pagamento in oro, che alcuni messaggeri siano inviati nei diversi villaggi per cercare informazioni.
Dopo essersi rifocillati ed aver acquistato delle provviste, gli avventurieri assoldano una guida locale per farsi condurre al villaggio principale dell'isola.
La Zingara e Daltanius vengono ritrovati in un vicino insediamento, sulla strada percorsa dal resto del gruppo. Grazie al medaglione, i due smarriti hanno ottenuto informazioni più precise riguardo all'isola ed al possibile recupero dell'ultimo pezzo di clessidra.

Pare che questa sia una penisola nella parte sudorientale di una grande isola dominata dalla giungla. I villaggi, sette in tutto, sono protetti da un enorme muro che divide questa parte dall'isola principale, popolata di animale preistorici e pericolosissimi mostri.
Giunti al villaggio più a nord, quello che si occupa di pattugliare il grande muro, i personaggi cercano altre provviste, informazioni ed una mappa dell'isola.


La mappa che il gruppo riesce a procurarsi non è molto precisa, ma mostra chiaramente un altopiano al centro dell'isola dove gli sciamani dei villaggi sostengono ci siano i resti di un tempio che potrebbe contenere oggetti strani e preziosi, forse simili a quelli ricercati dagli avventurieri.

Daltanius propone a questo punto di ingaggiare il miglior pescatore del villaggio per farsi trasportare lungo la costa il più vicino possibile all'altopiano. Dopo una lunga contrattazione, uno dei superstiziosi e timorosi pescatori acconsente, dietro lauto pagamento, a trasportare il gruppo fino alla baia sul lato orientale dell'altopiano, in modo da rendere il viaggio via terra più corto possibile.

In poco più di due giorni di navigazione, evitati i pericoli maggiori, il gruppo riesce ad attraccare su una spiaggia che sembra sicura e abbastanza vicina alla destinazione. L'accordo colpescatore prevede che, dopo aver trascorso la notte sulla spiaggia, questi riprenda la sua imbarcazione e torni indietro, il gruppo si aggiusterà per un eventuale ritorno.

Durante la notte una serie di pesanti tonfi, provenienti dalla giungla svegliano il gruppo. La fonte del rumore si rivela essere un triceratopo attirato probabilmente dall'odore anomalo degli umani. La prontezza di Daltanius salva il gruppo quando, con un incantesimo per comunicare con gli animale, questi convince la bestia a non infastidire il gruppo e a dirigersi verso l'altopiano aprendo una sorta di sentiero nella giunga.